Pubblichiamo in allegato la risposta che la Presidente della Camera Laura Boldrini ci ha fatto recapitare in riscontro alla lettera aperta unitaria che abbiamo inviato alle Istituzioni sul rischio affossamento di tutti gli accordi integrativi di produttività.
Riteniamo la risposta un segnale molto importante di attenzione da parte del Parlamento ad una tematica la cui importanza è strettamente connessa con il futuro della gestione del nostro patrimonio culturale e siamo convinti che la Presidente Boldrini saprà dare seguito alle iniziative che ha preannunciato nella sua lettera.
Siamo naturalmente disponibili ad ogni approfondimento e pensiamo di poter dare, come rappresentanza sociale dei lavoratori del Ministero, un contributo costruttivo e responsabile ad una agenda politica che ponga la questione della qualità della fruizione dei servizi culturali al centro del dibattito sulle possibilità di sviluppo economico e della coesione sociale.
Siamo altresì convinti, anche alla luce del dibattito conseguente alle nostre iniziative di mobilitazione e di denuncia del grave stato di degrado organizzativo del MIBAC, che la qualità del lavoro e dell’occupazione nei cicli dei beni culturali sia questione fondamentale per ridare organicità ed efficacia all’intervento pubblico.
Con l’occasione diamo il benevenuto al nuovo Ministro Massimo Bray, di cui apprezziamo molti intendimenti espressi.
Naturalmente aspettiamo di conoscere nel dettaglio le linee programmatiche proposte al fine di dare una valutazione più congrua nel merito, ma ci aspettiamo quantomeno una forte consapevolezza della situazione di grave crisi in cui si dibatte il MIBAC a causa di politiche sbagliate e di tagli mortificanti. Su questa consapevolezza misureremo l’impatto programmatico del nuovo Governo: come rappresentanti dei lavoratori siamo interessati alle scelte concrete ed alla volontà di perseguire soluzioni che segnino una netta inversione di tendenza rispetto alle politiche perseguite finora. E su questo non faremo sconti a nessuno.
Cari saluti
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni