CRI: incontro con l’Amministrazione del 17 aprile – presente il Presidente Rocca

18 Aprile 2013

 
 

Comunicato incontro del 17 aprile 2013

 

  
 
Si è svolta ieri una riunione con l’amministrazione della Croce Rossa Italiana presente il presidente Rocca, la riunione aveva come ordine del giorno: 1)la situazione del Centro Educazione Motoria di Roma, 2) la situazione dei lavoratori precari di Perugia la cui convenzione è scaduta il 31 marzo scorso, 3) lo stato di attuazione del decreto di riordino entrato in vigore il 3 novembre del 2012.
 
Relativamente al CEM di Roma, al netto della comprensibile drammatizzazione dovuta agli esiti dell’ispezione disposta dalla ASL RM D, si sconta un problema annoso che riguarda la condizione economica nella quale si svolge il servizio e che naturalmente, non è imputabile alla nuova giunta regionale. Tuttavia, la strada maestra non è la chiusura del Centro da parte della Croce Rossa ma l’apertura del dialogo con la nuova istituzione regionale che attraverso una verifica dei costi, tenendo fermi i livelli di assistenza attualmente garantiti per tutti gli ospiti e conseguentemente i livelli occupazionali per tutti i lavoratori, consenta il mantenimento del servizio e magari un suo rilancio. Siamo in questo senso impegnati a cercare tutte le soluzioni possibili, dichiarando fin d’ora la nostra indisponibilità ad una riduzione del servizio o dei lavoratori precari e a tempo indeterminato, attualmente impegnati a garantirlo.
La situazione di Perugia ha assunto una dimensione nazionale perchè in sede locale non è stato possibile raggiungere una composizione sulla soluzione occupazionale da dare ai lavoratori impegnati  nella convenzione scaduta. Il tema è quello dell’articolo 6 comma 9 del decreto di riordino che come saprete stabilisce, secondo la nostra interpretazione, la permanenza dei contratti di lavoro vigenti alla data del 3 novembre 2012, il caso appunto dei lavoratori e delle lavoratrici di Perugia. Dopo una lunga discussione non priva di asperità si è giunti alla seguente soluzione che a questo punto diventa valida per tutti e in tutta Italia: Croce Rossa si impegna a ricollocare tutti i lavoratori stabilizzabili cioè inseriti nelle liste di stabilizzazione dichiarandosi disponibile a correggere gli errori che abbiamo provveduto e provvederemo a segnalare. Sia chiaro che per noi la portata del comma 9 dell’articolo 6 è più ampia di quella sulla quale abbiamo provvisoriamente convenuto, conseguentemente riteniamo tutelabili sia dal punto di vista sindacale sia da quello giudiziario la situazione anche di chi non fosse nella condizione di stabilizzabile. Tuttavia al momento ci sembra un risultato molto importante perchè introduce la questione della stabilizzazione per i precari che stiamo seguendo nei ricorsi giudiziari. Sul punto della stabilizzazione che abbiamo affrontato anche se non all’ordine del giorno, i ministeri vigilanti dopo la sentenza della Cassazione a sezioni unite, sarebbero orientati a dare il via libera alla stabilizzazione di chi ha ottenuto una pronuncia di primo grado, ma non ad autorizzare la Croce Rossa ad effettuare una transazione più generale. L’argomento usato è quello del divieto di estensione del giudicato, abbiamo sottolineato come tale istituto sia del tutto fuori luogo nel caso che ci riguarda. Più probabilmente il problema è rappresentato dall’assenza di una guida politica in grado di prendersi le responsabilità che competono in questi casi. La situazione è ancora fluida, se nascerà un nuovo governo sapremo anche noi con chi confrontarci. La nebulosa della situazione politica impedisce, credibilmente, di discutere di una nuova normativa di riordino della Croce Rossa, il presidente Rocca ha espresso la sua opinione rifacendosi ad un vecchio progetto che manteneva pubblici gli uffici centrali e regionali ma appunto in una situazione come quella attuale, pur non avendo pregiudizi e anzi avendo anche noi una proposta, abbiamo preferito rimandare a momenti più opportuni un confronto che, comunque, non appare tanto semplice.
Infine si è stabilito per il prossimo 10 maggio la apertura della discussione sull’integrativo 2012 nel quale cercheremo di superare le criticità emerse dall’applicazione delle contrattazioni precedenti. 
roma, 18 aprile 2013  

FP CGIL NAZIONALE CRI
Pietro Cocco

 
 
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