MIT: tavolo tecnico su sistema di valutazione – comunicato

13 Febbraio 2013

 
 

Tavolo tecnico su sistema di valutazione

 

 COMUNICATO
 

Nei giorni del 5 e del 7 febbraio si è concluso il tavolo tecnico sul Sistema di Valutazione istituito dall’Amministrazione e, presieduto dall’Ing. Esposito.
All’apertura della prima riunione l’OIV ha comunicato alle OO.SS. l’intendimento del Capo di Gabinetto di chiudere il nuovo Manuale del Sistema di valutazione prima delle elezioni e quindi ritirare la sospensione.
A memoria di come nasce la sospensione abbiamo ripreso le motivazioni addotte dal Pres. Mario Torsello …sono state riscontrate numerose difficoltà interpretative applicative che allo stato rendono di complessa attuazione il sistema delineato…………Ciò anche con riferimento alle peculiarità della nostra Amministrazione, che è caratterizzata dall’esistenza di strutture difficilmente riconducibili ad unità.
L’unica interlocuzione costante che è stata “concessa” alle OO.SS. è relativa all’applicazione del Sistema di valutazione e come condizione necessaria per  un proficuo confronto, abbiamo posto la necessità di un’apertura contestuale di un tavolo sull’organizzazione del lavoro.
Forse troppo impegnativo anche il solo rispondere!
Mentre accorpavamo l’istituto di vigilanza sulle concessionarie autostradali, mentre il Dipartimento di funzione pubblica emanava la circolare n. 10 con tagli evidenti alla nostra dotazione organica, mentre si parla di razionalizzazione delle sedi periferiche, mentre gli ex terzi livello attendono l’effettivo riconoscimento della loro professionalità, mentre si aspetta ANCORA la conclusione delle procedure relative alle progressioni economiche, mentre il personale ex IVCA aspetta ancora di conoscere il proprio futuro lavorativo, mentre le Capitanerie di Porto restano ancora fantasmi…….l’amministrazione riesce a parlare solo di valutazione.
Con estrema attenzione l’Ing. Esposito ha ascoltato le richieste sindacali, provando a dare senso alla parola confronto; è stato tolto il coefficiente di presenza e gli indicatori dei comportamenti assumono caratteristiche diversificate a secondo le aree di appartenenza del personale, peccato che non sempre i lavoratori svolgano le funzioni proprie dell’area cui appartengono.
L’OIV ha avanzato la proposta di implementare la valutazione dei dirigenti con l’inserimento di una valutazione dal basso (dipendente – dirigente), nell’apprezzare lo spirito democratico abbiamo ricordato che tanti sono i lavoratori distaccati da anni e che, fino a che non saranno stabilizzati è difficile chiedere loro un giudizio obiettivo sul loro dirigente.
Per il manuale della dirigenza, rifacendosi al tenore letterale della norma abbiamo è chiesto che la diversificazione dovesse interessare solo i giudizi e non la valutazione che, in quanto parametro numerico, può assumere lo stesso valore pur in presenza di una discriminazione dei singoli indicatori.
Abbiamo contestato il contenuto delle circolari dell’OIV laddove, intervenendo in modo ultroneo, fa divieto di attribuire il punteggio massimo ai Direttori Generali che non abbiano differenziato in misura apprezzabile i giudizi dei dirigenti di seconda fascia.
Una riunione specifica è stata dedicata alle strutture periferiche dell’ex Marina Mercantile: le Capitanerie di Porto.

Abbiamo ritenuto doveroso iniziare il confronto ricordando la storia di questi uffici che non compaiono nel Regolamento di primo livello del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e per le quali da anni si cerca un confronto politico con il Comando e con l’Amministrazione che, ovviamente non ha mai dato seguito alle nostre richieste.
Per parlare di valutazione in un Ufficio la premessa necessaria è che esso debba esistere giuridicamente, inoltre la peculiarità delle CP è la compresenza di personale civile e militare lo svolgimento de facto di compiti organizzativi  esclusivamente da parte di questi ultimi.
La prevista condivisione degli obiettivi non è avvenuta da parte dei Comandanti e, gli stessi obiettivi sono stati “calati dall’alto” da parte del Comando.
La mancanza della necessaria organizzazione delle sezioni, implica che non è certo che al raggiungimento degli obiettivi lavori il personale civile, ma le funzioni potrebbero essere svolte dal personale militare; quindi valutiamo uffici fantasma nel quale è impiegato personale civile nel raggiungimento di obiettivi sui quali non è detto sia applicato!
Ma la forma è salva!

Viene inoltre da considerare che nella maggioranza dei casi il Comandante preposto all’Ufficio non ha il grado equipollente a quello del Dirigente, inoltre lo stesso Comandante non è soggetto al medesimo meccanismo di valutazione.
Perplessità, altresì, sorgono nella valutazione di seconda istanza, prevista presso il Direttore Generale poiché pare difficile credere che l’affidabilità riconosciuta ad un membro del “Corpo” sia la medesima di quella riconosciuta ad un lavoratore.
Ancora una volta si cerca di piegare la realtà alla necessità tutta politica di presentare un modello di valutazione formalmente perfetto.
Non siamo disposti a fornire un alibi all’Amministrazione.
Nella incomprensibile urgenza di riprendere la valutazione, considerando i problemi specifici degli uffici marittimi, abbiamo chiesto che fino a che non si arrivi ad una soluzione istituzionale questi ne siano esclusi.
Abbiamo partecipato a tutti gli incontri, pur non condividendo le premesse da cui nasce la valutazione, nel tentativo di portare avanti le istanze dei lavoratori al diritto ad una giusta valutazione che nasca da un organizzazione del lavoro in cui il dipendente  sia partecipe.
Nell’attuale contesto di riforma del settore pubblico e con le enormi difficoltà cui ci stiamo misurando in questi mesi, il sistema di valutazione non sarà strumento di misurazione della produttività ma rappresenterà il grimaldello destabilizzatore del necessario spirito di collaborazione proprio di ogni struttura lavorativa.
    
 
CGIL FP MIT
La  Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci

 
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