Abbiamo sottoscritto ieri un verbale di conciliazione con la Soprintendente del Polo Museale Veneziano ed abbiamo impedito che fosse messo in atto un vero e proprio tentativo di ritorsione nei confronti di 29 lavoratori, ‘presunti colpevoli’ di esposizione delle bandiere sindacali nel corso di una iniziativa sindacale di protesta nei confronti della Soprintendente dr.ssa Damiani, conseguente ad una dura vertenza che si protrae ormai da troppo tempo. La Soprintendente ha giudicato gravissimo il fatto che venissero esposte le bandiere sindacali, richiamandosi al famoso regolamento per le esposizioni delle bandiere che naturalmente prevede che gli edifici pubblici possano esporre solo la bandiera italiana e quella europea. Una singolare interpretazione, quasi noi avessimo preteso che qualche edificio pubblico esponesse le nostre bandiere o quelle delle OO.SS. che ci affiancano in questa vertenza (FLP e USB). E meno male che la Soprintendente dirige il Polo Museale e non, ad esempio, qualche ospedale pubblico di Roma in questi giorni avvolto dalle bandiere sindacali a seguito della dura vertenza in atto contro gli inammissibili tagli del governo tecnico-professorale. Cosa avrebbe fatto, un procedimento disciplinare contro tutto il corpo sanitario?
Si dirà: ma che c’entrano i lavoratori, colpevoli solo di avere aderito ad una manifestazione di protesta? Secondo la dr.ssa Damiani invece avrebbero dovuto impedire l’esposizione e il non averlo fatto comporta la presunta violazione al codice disciplinare. Con tutto il rispetto, ma simili atteggiamenti ci riportano indietro in tempi che non ci piacciono, evidentemente.
Pertanto aver rinunciato ad un assurdo procedimento comporta certamente il nostro riconoscimento per aver recuperato un po’ di saggezza in una vicenda, quella del Polo Museale Veneziano, dove finora avevamo assistito a vere prove muscolari da parte della Soprintendente, che in verità ci è parsa assai malamente consigliata. Quanto alle posizioni espresse dai nostri amici confederali di Venezia, per fortuna di tutti assolutamente confinate nella dinamica territoriale locale, esprimiamo il nostro fermo dissenso. Ricordiamo a qualche esegeta del regolamento delle bandiere che, ad esempio, il primo giugno scorso CGIL, CISL e UIL del MIBAC hanno addobbato con le loro bandiere il MEF senza che nessuno avesse a che ridire. Mentre in riferimento a qualcun altro che addirittura ci sfotte per aver giustamente conciliato sottraendo 29 lavoratori ad un procedimento di cui sono evidenti le caratteristiche ci chiediamo ancora perchè il 9 gennaio non fossero con noi in piazza a manifestare contro questa grave ingiustizia.
Noi invece riteniamo un buon risultato aver rimesso le cose al loro posto e siamo pronti al confronto sui temi della vertenza che riguardano la riorganizzazione di un Polo Museale in evidente difficoltà e con gravi problemi di bilancio, per quello che ci risulta. Mantenendo del tutto in piedi le nostre vertenze e lo stato di agitazione.
Quindi vi inviamo il comunicato stampa congiunto, del quale condividiamo anche le virgole ed esprimiamo moderata soddisfazione per essere riusciti a far prevalere la ragionevolezza. Con buona pace di qualche disfattista deluso.
Roma, 11 gennaio 2013
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni