Carceri: Severino interrompa l’emorragia di Poliziotti dagli istituti

04 Gennaio 2013

Carceri: a rischio la sicurezza. Comunicato stampa Fp Cgil Roma e Lazio

Siamo alla follia, mentre nelle carceri il poco personale rimasto cerca di garantire la minima sicurezza, nel ministero della giustizia di via Arenula si usano i poliziotti per imbiancare le stanze.

Risale a qualche giorno fa la storia: alcune stanze del dicastero guidato dalla ministra Severino sono state tinteggiate di giallo da poliziotti in servizio di vigilanza nel palazzo, agli stessi sono state consegnate dai responsabili tute di carta bianche e secchi di vernice: la “nuova divisa” del corpo della Polizia penitenziaria?

Invece di garantire la sicurezza sia dei cittadini che degli stessi detenuti, garantendo un corretto e necessario impiego dei poliziotti penitenziari, ecco dove finiscono i soldi dei contribuenti.

E’ uno scandalo soprattutto se si legge questa vicenda attraverso il filtro impietoso dei numeri: 45.000 unità è l’organico previsto per il corpo della Polizia penitenziaria, 37000 i poliziotti in servizio, di questi 5.000 sono gli addetti ai nuclei traduzione e piantonamenti, 3.200 gli agenti impiegati i compiti amministrativi, 2.800 quelli impiegati fuori dagli istituti di pena in compiti che nulla hanno a che vedere con le loro mansioni.

Solo 26.000 sono gli agenti di polizia penitenziaria impiegati nelle oltre 250 carceri del Paese; e ciò a fronte della drammatica situazione che il sovraffollamento consegna: 68000 detenuti presenti su nemmeno 45.000 posti disponibili.

Quelle della Ministro Severino sono, come qualcuno ha già detto, solo lacrime di coccodrillo: poteva cambiare la situazione e non solo non l’ha fatto, ma è riuscita addirittura a peggiorarla.

Roma, 19 dicembre 2012 

 
 
Carceri: Severino interrompa l'emorragia di Poliziotti dagli istituti e la loro umiliazione, si continuano a distogliere agenti dalle loro funzioni, adesso anche per imbiancare i muri.

Abbiamo appreso che negli uffici del Ministero della Giustizia di via Arenula assegnati al vertice della Polizia Penitenziaria e al personale del Corpo, che garantisce il servizio scorte e la sorveglianza del palazzo, sono state e continuano a essere trasferite, malgrado le disposizioni impartite dal Ministro Severino, numerose altre unità di Polizia Penitenziaria provenienti dal Polo Logistico di Rebibbia. Un struttura praticamente nuova e perfettamente funzionale che non capiamo per quale ragione debba essere abbandonata. Tutto questo in assenza di  criteri trasparenti e oggettivi di scelta e senza il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali del personale. Parliamo di circa 370 poliziotti che, di fatto, sono stati sottratti agli istituti penitenziari da cui provengono, come noto in grande difficoltà operativa e funzionale. Ma la Corte dei Conti non aveva sollecitato un diverso e più consono impiego del personale della Polizia Penitenziaria?
 
Inoltre ci risulta che per tinteggiare i muri di taluni di quegli uffici sono stati incredibilmente impiegati poliziotti in servizio nella stessa sede, sottratti anche in questo caso ai propri compiti istituzionali, non si capisce a che titolo e se eventualmente utilizzando pressioni o promesse. Impegnare appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria per simili attività è non solo mortificante per l’intero Corpo, ma viola praticamente tutte le normative che sanciscono il corretto impiego dei poliziotti penitenziari, oltre che quelle altrettanto vincolanti per l’amministrazione che normano la ristrutturazione e gli interventi di natura manutentiva per i luoghi della pubblica amministrazione.

Chiediamo alla Ministra Paola Severino di ripristinare corrette relazioni sindacali, di aprire una riflessione complessiva sulle modalità di gestione del personale e di porre immediato rimedio a questo affronto alle condizioni delle nostre carceri, tutelando la dignità di quegli agenti e di tutto il Corpo di Polizia Penitenziaria.
 
Roma, 12 Dicembre 2012

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