CRI: comunicato ai lavoratori – decreto del Governo sulla privatizzazione

30 Ottobre 2012

 
 

A TUTTI I LAVORATORI

 

 

Dopo un attento esame del decreto del governo sulla privatizzazione della Croce Rossa, siamo giunti ad una totale stroncatura del provvedimento.
Andiamo con ordine.
Per prima cosa il ministro non ha tenuto conto dei rilievi delle commissioni dei due rami del parlamento che se attuate, specialmente il parere della Camera, avrebbero permesso la salvaguardia di tutto il personale.
Nel testo approvato non esiste nessuna sicurezza per nessuno.
Viene istituita una specie di lotteria tra tutti i lavoratori e forse qualche centinaio di noi avrà la possibilità di lavorare gli altri a casa.
Il tavolo istituito per la mobilità con i vari ministeri parte già con le ali tarpate.
A chi dice che questa è una soluzione bisognerebbe domandare quali sono gli enti che hanno bandito un concorso, o lo stanno bandendo, e soprattutto dove sono i soldi già stanziati per le eventuali assunzioni.
Noi lo sappiamo, non ce ne sono e non ce ne saranno.
Per quanto riguarda la possibilità di passare al Sistema Nazionale Sanitario dei colleghi che lavorano nei servizi sanitari, il comma che lo prevede è farcito di “possono” e non si legge mai devono.
Agli altri lavoratori ormai nostri colleghi a tutti gli effetti, cioè gli ormai ex militari, li si mette in un ruolo ad esaurimento istituendo anche qua una commissione per l’equiparazione con i colleghi del comparto, e dopo comunque seguiranno la stessa fine nostra.
Ed infine la lotteria delle lotterie cioè il precariato.
Non vi è nessuna indicazione che salvaguarda i presenti in servizio a parte la proroga fino al 31 dicembre 2013 per i contratti oggi vigenti.
Si è vero il nuovo Ente può assumere, ma senza garanzie sui livelli occupazionali e comunque il governo non è riuscito neanche a chiarire con che forma contrattuale quali diritti e trattamento economico ci saranno..
L’unica via che noi individuiamo è una modifica a questo decreto che ricordiamo sarebbe l’accettazione dei pareri che le forze politiche hanno espresso nelle commissioni.
Cominceremo a lavorare ha questo da subito, ricordando che il primo appuntamento sarà questo tavolo interministeriale e credo che già dalla prima riunione si capirà se la nostra analisi e giusta.
Ovviamente oltre ha questo attueremo una mobilitazione che ci porti fino alle elezioni chiedendo conto,come già detto, alle forze politiche delle posizioni che hanno assunto pubblicamente.
 
Roma, 30 ottobre 2012

                                                      Il coordinatore CGIL FP CRI
                                                                 Pietro Cocco
 
 

 

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