A Brescia, in assenza di risposte da parte di ALER Brescia, i nostri rappresentanti sindacali hanno attivato, con il sostegno della FP territoriale, gli avvocati per l’emanazione dei Decreti Ingiuntivi.
E’ con grande soddisfazione che vi trasmettiamo, in allegato, copia del Decreto Ingiuntivo e la relativa decisione del Giudice che intima ad ALER Brescia il pagamento di quanto dovuto ai ricorrenti, dando così ragione alla FP CGIL che ha sempre sostenuto la validità e la piena esigibilità del Protocollo d’Intesa del 28/12/2011.
Roma, 8 ottobre 2012
FP CGIL Nazionale AA.LL.
Bozzanca – Bianchi
Il 20 settembre scorso il Giudice del lavoro del Tribunale di Brescia ha riconosciuto a tre lavoratori dell’Aler locale, ricorrenti attraverso l’azione legale promossa dalla FP CGIL, il pieno diritto agli incrementi economici previsti nell’intesa per il rinnovo del CCNL Federcasa 2010/2012, con relativi arretrati e gli interessi dovuti dal giorno di vigenza del contratto.
Sono trascorsi circa 10 mesi da quel protocollo d’intesa sul rinnovo del CCNL 2010-2012, sottoscritto il 28 dicembre 2011 e disconosciuto, senza un giustificato motivo, il 21 marzo 2012 dal neo Presidente di Federcasa, nonché presidente dell’Aler di Brescia, Ettore Isacchini. Accordo con cui, da marzo 2012, le lavoratrici e i lavoratori del comparto avrebbero dovuto percepire gli stabiliti emolumenti economici.
La vertenza è lunga e complesso il percorso voluto da Federcasa, che in tutti i modi ha cercato di rimettere in discussione la faticosa intesa raggiunta dopo 24 mesi di estenuanti trattative nazionali.
Dopo l’incontro del 21 marzo scorso, ogni sforzo prodotto dalle Organizzazioni Sindacali per arrivare alla piena esigibilità dell’intesa (contenuti economici e aspetti normativi), è stato vanificato dalla posizione inqualificabile della delegazione datoriale, attraverso comunicati e proposte di messa in discussione della mediazione raggiunta.
Si è così deciso unitariamente di chiedere a Federcasa, attraverso una diffida, l’assunzione di un atto di responsabilità, ancora non concretizzato.
Attivare il contenzioso legale era pertanto un atto dovuto a tutela individuale dei lavoratori, che attendevano con la mensilità del mese di marzo il pagamento della quota “una tantum”, pari a 540 €, e successivamente delle tre tranche di aumento contrattuale: dall’ 1/1/12, pari a 45 €, dall’1/7/12, pari a 60 €, e a regime dall’1/1/ 2012, di 90 €.
Ora, tanto più con la sentenza del Tribunale di Brescia, attendiamo che responsabilmente Federcasa riconosca il giusto corrispettivo economico a tutti i lavoratori senza costringere le Aziende del comparto a sostenere inutili e dannosi aggravi di spese. In caso contrario, la Funzione pubblica CGIL proseguirà con le vie legali per un’estesa tutela individuale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto.
8 ottobre 2012