La CGIL ha presentato oggi in conferenza stampa il documento con la proposta “assistenza continua h24 nel distretto socio sanitario”. Oltre alla Confederazione sono intervenuti SPI CGIL, FP CGIL e FP CGIL Medici.
Il Decreto Sanità, appena approvato dal Governo, svela un clamoroso bluff sulla assistenza sanitaria territoriale “h24”: nonostante il clamore mediatico non c’è nessuna innovazione Il Decreto si limita a ribadire norme già esistenti e, dove cambia, addirittura prefigura un “disimpegno” del servizio pubblico nelle cure primarie (con il “budget/appalto”).Di qui la decisione CGIL di presentare questa proposta.
Il documento è stato inviato al Ministro della Salute Balduzzi e al Presidente della Conferenza delle Regioni Errani, chiedendo loro uno specifico incontro.
E’ stato inviato anche alle Commissione Salute della Camera e Igiene Sanità del Senato con richiesta di audizione, visto l’avvio dell’iter parlamentare sul decreto in questione.
Lo sviluppo dell’assistenza socio sanitaria distrettuale “h 24” è decisivo per rispondere ai crescenti bisogni dei cittadini – connessi al quadro epidemiologico e demografico – che non devono trovare risposta solo in ospedale (e solo nella sanità). Ciò serve anche a controllare e a rendere più appropriata la spesa.
Oltre ad assegnare adeguati finanziamenti alla sanità, la riorganizzazione del territorio basata sull’h24 può contribuire al rilancio del Servizio Sanitario Nazionale.
Le norme esistenti permettono già l’organizzazione dell’assistenza distrettuale “h 24” anche per le cure primarie: lo dimostra l’esperienza di alcune regioni.
Ora vanno rese norme vincolanti. Si tratta di inserire alcune innovazioni e precisazioni (ove necessario anche in sede di conversione in legge del Decreto Legge 158/2012) in modo da rendere esigibile l’assistenza distrettuale h24.
Il documento può diventare anche un’utile base per l’elaborazione di piattaforme e vertenze territoriali. Pubblichiamo in allegato il documento completo ed un abstract.