Prevenzione e sicurezza sul lavoro – Cantieri sisma pianura padana emiliana.

11 Settembre 2012

Prevenzione e sicurezza sul lavoro – Cantieri sisma pianura padana emiliana.

 

 
Roma, 06 settembre 2012
 
Al Capo Dipartimento VV.F.,S.P. e D.C.
Dott. Francesco Paolo TRONCA
 
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
  
Al Responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE

 
 
 

         Oggetto: Prevenzione e sicurezza sul lavoro – Cantieri sisma pianura padana emiliana.
 

 

         Gli infortuni sul lavoro subiti recentemente dal personale hanno riacceso i riflettori sulla sicurezza legata al lavoro dei Vigili del Fuoco.

         Nella speranza di non dover assistere alla scoperta della classica punta di iceberg, corre l’obbligo di rammentare il vuoto legislativo che continua a caratterizzare il riconoscimento di alcune malattie professionali conseguenti, per esempio, allo spegnimento degli incendi in presenza di materiale realizzato con fibre di amianto, oltrechè a trascurare in maniera evidente la gestione della sicurezza sui luoghi di lavoro.

         L’evento sismico emiliano ha evidenziato con forza queste ultime perplessità, in particolare, durante la fase di ripristino della sicurezza, recupero beni, opere di conservazione e provvisionali.

         E’ di tutta evidenza che nel lavoro effettuato dagli operatori del soccorso esiste comunque una percentuale non quantificabile di rischio ma, da notizie e documentazioni pervenute alla scrivente, nei cantieri aperti in Emilia Romagna si è assistito ad interventi operativi eseguiti in condizioni di sicurezza non tollerabili, persino nella fase successiva all’emergenza.

         Nell’ottica di un crescente miglioramento qualitativo dell’attività lavorativa, sarebbe opportuno aprire un confronto, tra Amministrazione e OO.SS., per appurare se il lavoratore Vigile del Fuoco è assoggettabile alla normativa che regola in genere la sicurezza in tutti cantieri edili, sia pubblici che privati, a partire dalla nomina del responsabile della sicurezza che, di certo, in questi casi non può essere assimilato al Capo Squadra di turno.

         Per le ragioni fin qui evidenziate, si chiede che, nelle more di una più approfondita disamina della tematica in materia di sicurezza nei posti di lavoro, l’Amministrazione impartisca in merito ai cantieri del sisma Emiliano più precise disposizioni volte a creare condizioni “sostenibili”, in linea con quanto sopra rappresentato.
         Infine, per quanto concerne le problematiche emerse sull’utilizzo dei guanti da intervento, verificato il contenuto della circolare del Capo Dipartimento prot. 4096 del 21 Agosto e del relativo comunicato, si ritiene sia conveniente intraprendere al riguardo iniziative più incisive.

         Infatti, le raccomandazioni impartite ai Sig.Direttori e ai Sig. Comandanti sembrano palesemente insufficienti a garantire opportunamente il personale operativo, il quale continua ad usare un DPI della cui efficienza, comunque, non si ha ancora certezza.

         Dunque, in attesa dei risultati delle analisi di laboratorio, già avviati da codesto Dipartimento, si ritengono necessarie ulteriori determinazioni, finalizzate a tutelare maggiormente il personale in possesso di guanti da intervento considerati perfettamente efficienti, dal momento che l’Amministrazione non ne ha tuttora vietato l’uso.

         Distinti Saluti.

 
 

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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