INAIL: Osservazioni sulla proposta di rideterminazione delle dotazioni organiche dell’INAIL

07 Settembre 2012

 
 

Osservazioni sulla proposta di rideterminazione delle dotazioni organiche dell'INAIL

 

                  ALLA  DCPOC
                  ALLA DCRU
 

Così come concordato nel corso della riunione tecnica del 20 luglio scorso la scrivente Organizzazione sindacale intende fornire il proprio contributo di proposte e osservazioni sul documento presentato dall’Amministrazione.
Relativamente alla rideterminazione delle dotazioni organiche dell’Istituto ai sensi della legge 148/2011 appare importante fornire una premessa di carattere metodologico su quale scenario di riferimento si intendono applicare le riduzioni previste.
A nostro avviso, prioritariamente, vanno individuate quante risorse, a prescindere dal rispetto del modello organizzativo, matureranno i requisiti per la cessazione dal servizio poiché è da scongiurare al massimo qualsiasi ipotesi di creazione di “esuberi” e successivo ricorso a percorsi di mobilità.
Superata questa fase che, comunque deve salvaguardare il livello dei servizi erogati dall’Istituto, si potrà lavorare sul modello modificando, con una previsione “a tendere” le dotazioni organiche coerentemente con le scelte organizzative previste nell’ottica della costituzione dell’Ente quale pilastro del ” Polo Salute e Sicurezza”. Inoltre, così facendo, saremo in grado di avere anche contezza dell’impatto derivante dalla recente approvazione della legge 95/2012 (spending review).

Entrando nel merito del documento riteniamo di dover sottolineare alcune criticità:
– Riteniamo assolutamente non condivisibile l’ipotesi di aumento delle Direzioni Centrali; se alcune di quelle previste (Direzione Centrale Acquisti, Direzione Centrale Ispettorato e Audit) possono avere una qualche necessità funzionale ed organizzativa queste possono essere attivate razionalizzando le altre Direzioni così da non aumentarne il numero; per esempio non si capisce la necessità di costituire la Direzione Centrale Navigazione quando le funzioni lì previste sono facilmente trasferibili alle attuali DCRischi e DCPrestazioni, perché non accorpare DCPrestazioni e DCRiabilitazione e Protesi così come altre soluzioni che potrebbero essere approfondite;
–  Per quanto riguarda la collocazione in staff nella DCSIT della Consulenza per l’Innovazione Tecnologica, la proposta appare del tutto inopportuna in quanto la stessa CIT dovrebbe essere assolutamente valorizzata ed, inoltre, è al momento una strada non percorribile tenuto conto dei vincoli contrattuali che regolano il rapporto di lavoro dei Professionisti. Ciò non toglie, ma è una riflessione di carattere generale che riguarda tutte le Consulenze, la necessità di una maggiore interrelazione con le Strutture Centrali di riferimento. Rispetto alla DCSIT siamo assolutamente contrari alla scelta effettuata di stipulare un contratto, della durata di tre anni attraverso la CONSIP, di Professionisti esterni in un momento in cui si chiedono tagli e sacrifici alla Pubblica Amministrazione e ai lavoratori dell’Istituto: una scelta incomprensibile, contraddittoria su cui far luce e riflettere;
– I criteri che supportano la scelta del declassamento delle strutture territoriali sono ancora legati ad una visione strettamente numerica del portafoglio quando invece occorrerebbe un diverso ed innovativo approccio sulla presenza dell’Istituto sul territorio;
–  Sulla previsione di una diminuzione di 20 posizioni dirigenziali di II livello ci permettiamo di fare alcune osservazioni di merito; in linea generale sarebbe auspicabile una particolare attenzione al territorio prevedendo un maggior contributo dalle Strutture Centrali. Alcune previsioni di aumento di Uffici nelle Strutture Centrali non sono condivisibili, così come non sostenibili sono i tagli nelle Direzioni Istituzionali (DCRischi) alle prese anche con un notevole incremento del carico di lavoro legato alla realizzazione del progetto “Inail Ente telematico”. Per quanto riguarda le Strutture territoriali si potrebbero razionalizzare le posizioni dirigenziali delle Aree Metropolitane evitando ulteriori tagli nelle altre Strutture. Andrebbero poi salvaguardate le posizioni dirigenziali delle Sedi di Pescara e Ferrara alle prese con le problematiche causate dagli eventi sismici avvenuti in Abruzzo e Emilia che, per una questione politica e di rispetto delle difficoltà in cui si troveranno ad operare anche nel periodo della ricostruzione mal si concilierebbero con le penalizzazioni derivanti dai tagli proposti.
–  Sulle posizioni fisse, a nostro avviso, non si condivide la necessità di istituire ulteriori posizioni nelle Direzioni Centrali così come nella Segreteria tecnica del Presidente;
–  Va fatto un ulteriore sforzo per difendere tutte le posizioni organizzative di II livello in Direzione Generale alla luce della riorganizzazione imposta dalla riduzione delle posizioni apicali.
–  Per quanto riguarda le posizioni fisse nelle sedi locali, dove la figura del Vicario dovrebbe assorbire la titolarità di un processo, occorre fare, secondo la FP CGIL Inail,   una distinzione relativamente alla dimensione della struttura. Ovvero andrebbero salvaguardate le figure del Vicario nelle sedi di grandi dimensioni evitando il rischio di un appesantimento dei carichi di lavoro su una sola risorsa con evidenti riflessi negativi sulla funzionalità, efficienza e del conseguimento di risultati quali-quantitativi  del processo così accorpato.
 
Altri contributi potranno pervenire da questa Organizzazione sindacale in sede tecnica dopo ulteriori riflessioni ed approfondimenti così come segnaliamo la necessità di alcuni “passaggi politici” sulle difficili scelte da effettuare per salvaguardare il ruolo e le funzioni dell’Istituto.
 
Roma, 9 agosto 2012  
 

                                                                    IL COORDINATORE NAZIONALE
                                                                                FP CGIL INAIL
                                                                               Roberto Morelli
 

 
               


 
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