AGENZIA DELLE ENTRATE: PIÙ DEL 9% DEGLI UFFICI TERRITORIALI LOMBARDI CHIUDE! DICHIARAZIONE STAMPA DI GLORIA BARALDI

02 Agosto 2012

PIÙ DEL 9% DEGLI UFFICI TERRITORIALI LOMBARDI CHIUDE! DICHIARAZIONE STAMPA DI GLORIA BARALDI

Nella riunione di ieri, 1° agosto, alla Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate, sulla soppressione di sei -su 62 – Uffici Territoriali lombardi, come FPCGIL abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla “revisione dell’assetto organizzativo” di questi Uffici Territoriali (UUTT), non solo per i problemi che queste chiusure causeranno ai cinquantanove colleghi oggi in servizio in quei luoghi, ma anche per gli inevitabili disagi che l’utenza, soprattutto quella non professionale, si troverà a dover affrontare. Il rischio evidente è che l’ipotizzato risparmio si trasformi in un costo che ricade sui cittadini.
 
Abbiamo quindi proposto che una parte dei risparmi possa essere usata come indennizzo per i colleghi neo-pendolari, e che comunque questi colleghi possano esprimere una preferenza anche in un’ottica di mobilità regionale volontaria. 
 
Nonostante l’apparente ineluttabilità della situazione, il Direttore Regionale ha tenuto a sottolineare una grande attenzione al servizio per l’utenza, comunicando possibili soluzioni positive per l’allocazione di parte del personale in “sportelli decentrati” presso le sedi comunali di Luino, Menaggio, Tirano e a Zogno (con un trasloco già posto in essere), e non ha nascosto problemi più seri per Lonato e Soresina, le cui Amministrazioni comunali non hanno messo nessuno spazio a disposizione dell’Agenzia.
 
Abbiamo quindi chiesto di valutare la possibilità di interessare anche Comuni limitrofi (Desenzano o Sirmione per l’UT di Lonato, e Casalbuttano, Casalmorano o Soncino per l’UT di Soresina). Su questo punto, e anche sul tema della mobilità volontaria, la riunione è stata aggiornata per fine agosto-inizio settembre, per valutare le proposte di parte pubblica e delle Organizzazioni Sindacali.
 
Ancora una volta assistiamo a scelte organizzative che poco hanno a che fare  con la necessità di garantire servizi adeguati ai cittadini del nostro paese. Le decisioni, prese a livello centrale, paiono indiscutibili ma nessuno è in grado di darne motivazioni ragionevoli, a parte l’ossessiva necessità di risparmio, obiettivo raggiungibile anche attraverso diverse scelte operative. Non si riesce mai a entrare nel merito, mentre pesanti sono le ripercussioni che tali scelte hanno sui lavoratori coinvolti: la loro tutela sarà ora, per noi, ragione prioritaria nella ricerca di  soluzioni.
 

Milano, 2 agosto 2012


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