Al Ministro della Giustizia
Avv. Prof. Paola Severino
Al Capo Dipartimento
dell’Amministrazione Penitenziaria
Dr. Giovanni Tamburino
Al Capo Dipartimento
della Giustizia Minorile
Dr.ssa Caterina Chinnici
Le misure varate dal governo nell’ambito della cosiddetta spending review avranno un impatto drammatico sul funzionamento del sistema dell’esecuzione penale.
I tagli del 10%, se applicati alle Amministrazioni del D.A.P. e della Giustizia Minorile, potrebbero produrre esuberi in figure professionali le cui funzioni sono necessarie a garantire il mandato istituzionale e mal si concilierebbero con l’impegno manifestato dal Ministro dopo il suo insediamento e le sue dichiarazioni sul sistema dell’esecuzione penale; vi rammentiamo che già oggi il personale penitenziario e della giustizia minorile è del tutto insufficiente e lavora in condizioni di emergenza.
Siamo inoltre preoccupati delle gravi conseguenze che la prevista riduzione dei ruoli dirigenziali, non inferiore al 20%, determinerà nel contesto penitenziario/minorile fortemente provato dalla endemica carenza di tali professionalità; in particolare i dirigenti penitenziari, in alcune situazioni, hanno contemporaneamente la responsabilità di due carceri, tre o quattro UEPE (uffici di esecuzione penale esterna) proprio a causa delle carenze di organico della loro figura professionale. A tal proposito, esprimiamo perplessità rispetto all’applicabilità di tali riduzioni, previste dal recente decreto legge, al personale afferente al ruolo di Dirigente penitenziario che, privo di contratto, in regime transitorio da sette anni, fruisce del trattamento giuridico ed economico del comparto sicurezza di fatto escluso dai tagli del decreto legge 95.
Nel chiedervi un incontro urgente auspichiamo un impegno fattivo per scongiurare la gravissima situazione che i tagli, conseguenti alla spending review, potrebbero comportare, ovvero una vera e propria alla paralisi del sistema
Roma, 11 luglio 2012
Il Segretario Nazionale FPCGIL
Salvatore Chiaramonte