Agenzie fiscali: a quale Governo credere? A quello della “lotta dura all’evasione” o a quello che riduce la capacità di accertamento e verifica delle Agenzie fiscali?
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto legge sulle Agenzie Fiscali e del Territorio è un duro colpo al sistema di controllo di legalità, una battuta d’arresto sul fronte della lotta all’evasione fiscale.
Gli interventi contenuti nel decreto legge, mai illustrato dal Governo, incideranno negativamente sulla lotta all’evasione fiscale e sulla generale capacità del sistema di accertamento e controllo dei fenomeni evasivi ed elusivi. Chiudere le Agenzie del territorio, accorpare alle Agenzie fiscali, enti e strutture che nulla hanno a che vedere con la loro funzione principale, altro non produrrà che disorientamento fra le lavoratrici ed i lavoratori, nelle organizzazioni del lavoro, nelle mission degli enti.
Un indebolimento organizzativo e operativo che rischia di avere drammatici effetti sulle entrate, a fronte di un non meglio precisato e fortemente dubbio risparmio, tutto da verificare.
Questa scelta miope e contraddittoria del Governo è resa ancor più evidente dalla scelta di legiferare con lo strumento del decreto d’urgenza sulla soppressione di alcuni presidi territoriali e rimandare le scelte operative e concrete su organici, funzioni e risparmi ad un termine di 90 giorni a partire dalla data di conversione del decreto in legge, vale a dire a fine anno.
Lasciare per circa 6 mesi uffici, lavoratrici e lavoratori, procedure e attività nel limbo della indeterminatezza è la scelta concreta che il Governo ha voluto assumere con questo decreto.
Una bella operazione di motivazione e di difesa delle professionalità interne, non c’è che dire. Quelle stesse professionalità, quelle stesse lavoratrici e lavoratori per i quali, ad ogni episodio di pressione sociale, di vandalismo o minacce si declama il valore e l’importanza del ruolo sociale.
Nel confronto con il Presidente Monti che inizierà la prossima settimana sulla spending review i contenuti di questo decreto, fino ad oggi sconosciuto nell’articolato, saranno oggetto di una prima discussione e di richieste di modifiche, comprese quelle che riguardano i tagli lineari agli organici ed alle sedi del Ministero Economia e Finanza, sempre contenuti nel decreto stesso.
Roma, 28 giugno 2012
FP CGIL CISL FP UIL PA
Rossana Dettori Giovanni Faverin Benedetto Attili