COMUNICATO
AGENZIE FISCALI
LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE RINVIATA AL 2013.
Il decreto legge varato dal Governo venerdì scorso rischia di bloccare la lotta all’evasione fiscale e tutte le attività ispettive delle Agenzie Fiscali e dei Monopoli. Il testo prevede :
– la soppressione dell’Agenzia del Territorio e dei Monopoli e l’incorporamento rispettivamente nell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane;
– la chiusura di uffici territoriali aventi sede in provincie con meno di 300.000 abitanti, o aventi un numero di dipendenti in servizio inferiore a 30 unità;
– la rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, con una riduzione non inferiore al 10 per cento;
– la riduzione delle posizioni dirigenziali e la loro sostituzione con posizioni organizzative ;
– per lo svolgimento sul territorio dei compiti già devoluti all’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dovrà stipulare un’apposita convenzione, non onerosa, con la Guardia di Finanza;
Le Agenzie Fiscali vengono di fatto depotenziate: con la riduzione degli organici e degli uffici territoriali si rende più complessa l’attività di controllo e di verifica. In piena crisi economica che vede, per usare un’ espressione del prof. Monti ” l’orlo del baratro allargarsi continuamene con il rischio di esserne inghiottiti”, sarebbe necessario reperire nuove risorse dalla lotta all’evasione fiscale, dal suo potenziamento, dall’aumento della tax compliance. Le Agenzie Fiscali saranno impegnate per tutto il 2012 a riorganizzare i propri uffici , le proprie strutture, la propria governance. La scelta è difficilmente comprensibile anche dal punto di vista delle attività delle singole Agenzie, infatti unificare il Territorio con le Entrate e i Monopoli con le Dogane, determina il rischio concreto di perdita delle specificità organizzative che sono, per le Agenzie Fiscali, sempre in funzione degli obiettivi assegnati.
Il Decreto Legge che sopprime l’Agenzia del Territorio e l’accorpa all’Agenzia delle Entrate pone forti dubbi sul risparmio economico dell’operazione e sulla lotta all’evasione ed elusione fiscale riguardante gli immobili.
Dal punto di vista dell’accorpamento degli uffici non ci sarà alcun risparmio legato alle lavorazioni perché le stesse non sono sovrapponibili e se si vogliono salvaguardare le professionalità esistenti ci sarà un semplice trasferimento dei lavoratori da un ufficio all’altro, con relativi costi di gestione.
Ma la cosa fondamentale è la lotta all’evasione ed elusione fiscale.
Con la soppressione si blocca, in attesa di una nuova gestione, tutto il processo degli immobili fantasma. Se nello scorso anno l’Agenzia ha accatastato tutti gli immobili fantasma, con rendita presunta, quest’anno l’obiettivo è la trasformazione delle rendite presunte in effettive, con ricadute positive sulle entrate dell’erario, ma soprattutto il surrogarsi dell’Agenzia al cittadino che non adempie (ruolo pienamente fiscale dell’Agenzia).
Inoltre con l’introduzione dell’IMU il Governo aveva parlato della revisione degli estimi, anche questa lavorazione sarà bloccata in attesa di una nuova gestione.
Su questi due punti, temi principali del Governo per la lotta all’evasione ed elusione fiscale, si andrà ad un rinvio delle attività facendo emergere che l’intento reale del potere politico non è la lotta all’evasione ed elusione fiscale ma i tagli lineari nella pubblica amministrazione rendendola sempre meno efficiente.
Tali scelte le riteniamo ulteriormente pericolose, anche alla luce dei gravissimi fatti, attentati e sequestro di lavoratori , che hanno colpito gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia. La chiusura degli uffici fiscali , veri presidi di legalità, potrebbe essere letta da interessati osservatori come un arretramento dello Stato, una sospensione della vigilanza e del controllo del territorio.
Il rapporto 2012 della Corte dei Conti sulla Finanza Pubblica ha evidenziato che la riduzione delle risorse economiche agli enti locali e alla sanità, causata dalle manovre finanziarie degli ultimi anni, ha determinato un abbassamento della qualità dei servizi con conseguente peggioramento della qualità della vita: nell’immediato futuro l’aspettativa di vita si ridurrà per effetto della crisi economica. La revisione di spesa che avrebbe dovuto individuare i settori da ristrutturare e riorganizzare si sta trasformando nell’ennesimo taglio indiscriminato ai servizi pubblici; sotto la mannaia del debito pubblico vengono decapitate le Agenzie Fiscali, uno dei settori più produttivi ed efficienti, per anni esempio concreto di riforma possibile della Pubblica Amministrazione.
Il Governo decide di tranquillizzare i fantomatici “mercati”, la BCE e il FMI, riducendo lo spazio pubblico ed i servizi. In piena crisi economica, per il Governo dei tecnici le entrate fiscali devono essere garantite dai lavoratori dipendenti e pensionati. Gli evasori non devono essere disturbati, purché le tasse evase siano utilizzate per il rilancio dell’economia: la patologia che diventa fisiologia, l’evasione fiscale come forma indiretta di finanziamento alle imprese. Una beffa per chi le tasse le ha sempre pagate.
Roma, 18 giugno 2012
CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie fiscali e Monopoli
Luciano Boldorini