Aci: abolizione di alcuni Uffici Provinciali della Sardegna – lettera unitaria al Presidente Aci

14 Giugno 2012

 
 

Abolizione di alcuni Uffici Provinciali della Sardegna

 

Roma, 5 giugno 2012

Al Presidente dell’Aci

Ing.Angelo Sticchi Damiani

 

Al Segretario Generale

Dott.Ascanio Rozera

 

Ai componenti del

Consiglio generale

 

Ai componenti del

Comitato Esecutivo

 
 
 

OGGETTO: Abolizione di alcuni Uffici Provinciali della Sardegna

 

Le scriventi OO.SS. durante la riunione del 1° giugno u.s. hanno appreso dai rappresentanti dell’Amministrazione la volontà di chiudere, con decorrenza 1 luglio p.v., gli Uffici Provinciali di Olbia Tempio, Medio Campidano e Ogliastra, intendendo in tal modo recepire la decisione discendente dal Referendum popolare abrogativo svoltosi il 6 maggio 2012 in Sardegna, che annulla la Legge Regionale istitutiva n. 9 del 12 luglio 2001.

 

La Regione Sardegna ha promulgato la Legge Regionale n.11 del 25/5/2012 in cui si afferma la volontà di procedere al riordino generale delle autonomie locali entro il 31 ottobre 2012 e che entro il 31 dicembre deve essere data attuazione al procedimento di riforma. Nel contempo la stessa Legge Regionale stabilisce che, in attesa di tale riordino, gli organi provinciali in carica di tutte otto le Province sarde, assumono in via provvisoria la gestione delle funzioni amministrative, fino all’abrogazione prevista per il 28 febbraio 2013.

 

Ciò premesso, allo stato attuale, nessuna provincia sarda è stata abrogata; al contrario, alla data del 28/2/2012, potrebbero essere abrogate tutte e otto. Pertanto le motivazioni addotte dall’Amministrazione a supporto delle proprie intenzioni non hanno, ad oggi, alcun fondamento.

 

Ricordando che detti Uffici sono stati istituiti con la Delibera del Consiglio Generale del 6 novembre 2008, non risulta alle scriventi che sia stato adottato alcun provvedimento formale da parte dello stesso Organo che annulli gli effetti del precedente.

 

L’assunzione di qualunque atto in tal senso rappresenterebbe una contraddizione con quanto affermato in merito alla condivisione delle scelte dal Presidente Sticchi nell’incontro informale del 22 maggio u.s., oltre che una espressione esplicita della volontà politica dell’Ente di ridimensionamento e arretramento sul territorio, a cui le OO.SS. sono, da sempre, fortemente contrarie.

 

Ricordiamo che proprio la presenza capillare degli Uffici Provinciali sul territorio è sempre stata una delle forti argomentazioni, anche da parte dell’Amministrazione, per rafforzare il ruolo pubblico dell’Aci nei momenti in cui è stato messo in discussione.

 

La presenza degli UU.PP. anche laddove i nostri più diretti competitors (Motorizzazione Civile) non hanno loro uffici, permise di salvare, nel corso del 2007, le sorti dell’Ente.

 

Le OO.SS ritengono che se l’Ente assumesse decisioni volte alla chiusura anche di un solo ufficio provinciale creerebbe un pericoloso precedente che lo obbligherebbe a cancellare altri gli Uffici laddove fossero confermate le intenzioni del Governo di abolire altre 40 province.

 

E’ necessario per le scriventi nell’immediato monitorare l’evoluzione degli assetti territoriali della Sardegna e in prospettiva svincolare tutti gli UU.PP.dagli assetti politico amministrativi di articolazione territoriale, assumendo una propria organizzazione legata esclusivamente a garantire il ruolo pubblico dell’Aci ed un efficace servizio, sempre più vicino all’utenza.Del resto il DPR 358, istitutivo dello sportello telematico dell’automobilista, ha già consentito di superare il vincolo della competenza territoriale.

 

Se i Vertici dell’Ente intendessero perseguire la volontà espressa nel corso della citata riunione del 1 giugno, le scriventi a tutela del personale, delle professionalità e di una indispensabile funzione pubblica, si vedrebbero costrette ad assumere tutte le iniziative opportune per contrapporsi a tali scelte a partire dall’indizione dello stato di agitazione del personale.

FP CGIL ACI FP CISL ACI UILPA ACI ACP CISAL FIALP ACI USB PI ACI
D. Figliuolo M. Semprini S. Pagani L. De Santi R. Sirano

 
 
 
 
 
 
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