VOGLIAMO RISPOSTE
Con l’aria che tira parlare di firma definitiva di contratto integrativo 2011 INPDAP o, come succede ormai troppo stesso, esclamare ve lo avevamo detto!, non ha molto senso.
Non perché non ci siano cose da dire, soldi persi che qualcuno ci dovrebbe spiegare dove sono finiti, i famosi 4, 5 milioni di risparmi che hanno giustificato la firma della CISL– nonostante la valutazione- volatilizzati nel nulla.
No, non certo perché non ci interessa la nostra contrattazione, ma perché la situazione da quella fatidica firma isolata della Cisl è completamente cambiata. E la cosa più preoccupante è che è cambiata così velocemente che ogni giorno diventa inattuale la questione che solo il giorno prima era la più scottante.
Solo ieri ci ha spiazzato la circolare 81 sulla contabilità che svuota di ogni competenza l’ufficio ragioneria dell’Inpdap e traduce qualsiasi iter di pagamento in una procedura Inps, non importa quanti e quali cambiamenti ciò implichi né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista dei lavoratori impiegati.
E ancor prima è arrivata la circolare 78 che già da subito prevede l’integrazione logistica del personale ENPALS presso le sedi INPS.
Oggi, invece, l’allarme è altissimo sulla determinazione con cui Mastrapasqua confonde la riorganizzazione della dotazione organica del nuovo Ente con i tagli alla Pubblica Amministrazione e sviluppa un piano fortemente penalizzante per i lavoratori che rischiano la messa in disponibilità, la mobilità e addirittura il licenziamento.
Il tema, quello vero di cui si tratta in tutti questi provvedimenti piccoli e grandi, gravi e meno gravi è il lavoro. Il lavoro è il tema al centro del dibattito politico, ma è anche il tema al centro della realizzazione del nuovo ente previdenziale italiano e le scelte sui due piani non sono neutre l’uno per l’altro.
Non si può ignorare la professionalità di tanti lavoratori, disporne la mobilità e sancirne l’inutilità, senza dichiarare, nei fatti, una precisa volontà lobbista – la stessa espressa nella confusa vicenda degli esodati?
Il 14 giugno Cgil Cisl e Uil si incontreranno con il Presidente dell’Inps e si discuteranno i termini dell’intera vicenda integrazione/soppressione alla quale la Cgil è interessata non solo come Funzione Pubblica, ma come intera Confederazione.
Come Cgil, infatti, siamo convinti che il tema del lavoro deve essere affrontato, nel nuovo ente, considerando gli interessi degli iscritti, dei pensionati e dei cittadini tutti, che hanno diritto alla garanzia di servizi di qualità su tutto il territorio nazionale. E la qualità del servizio non può essere assicurata senza professionalità e peggio ancora senza lavoratori.
Come Cgil siamo convinti che soprattutto in tempo di crisi Ë dai servizi pubblici, Ë dall’investimento nel pubblico che bisogna partire per determinare condizioni favorevoli alla crescita del Paese. E iniziare ad investire dal welfare e dai lavoratori che erogano welfare è l’opportunità per accelerare il ritorno dell’investimento.
Le risposte che avremo il 14 giugno rispetto a questi nostri punti fermi, determineranno le scelte e le azioni che intraprenderemo.
Nel frattempo invitiamo tutte le altre OO.SS. a fare fronte comune contro la deriva che il nostro nuovo Ente rischia di prendere.
Un atteggiamento collaborativo di alcune OO.SS. nei confronti delle ultime norme sul pubblico impiego ha, di fatto, portato alla situazione attuale.
Non aver contrastato insieme alla CGIL la L. 150, sottoscrivendo contratti integrativi dove si accetta l’esclusione del sindacato nelle scelte organizzative delle amministrazione ha lasciato il campo libero a chi, oggi, riorganizza fregandosene del futuro dei lavoratori e della loro professionalità.
Invitiamo:
Le RSU delle sedi ENPALS a chiedere da subito un confronto con la loro amministrazione rispetto a quanto previsto nella circolare 78.
Le RSU delle Sedi INPDAP di attivarsi immediatamente per avere chiarimenti rispetto al futuro delle lavoratrici e dei lavoratori, oggi impegnati negli uffici ragioneria e contabilità, alla luce di quanto previsto dalla circolare 81.
Le RSU delle sedi INPS a creare da subito un confronto costante, anche con l’aiuto delle nostre strutture territoriali, con le RSU INPDAP e ENPALS anche al fine di uno e scambio di informazioni rispetto a situazione logistica e lavorativa.
Non è solo un problema di ENPALS o INPDAP è un problema dell’INPS di tutti i suoi lavoratori, di tutela dei loro diritti e di quello che sarà il futuro del nostro ENTE e dei servizi che fino ad oggi garantiamo noi: LO STATO
Per quanto ci riguarda, nella riunione già concordata per il 13 giugno, dichiareremo che non saremo più disponibili a partecipare ad incontri che non abbiano all’o.d.g. le ricadute sul personale delle circolari sopracitate e della determinazione 5804 del 31 maggio 2012.
Roma 12 giugno 2012
P. i Coordinamenti INPS INPDAP e ENPALS
O. Ciarrocchi M .Perrini S. Petrilli