Corte dei Conti: spending review – comunicato

04 Giugno 2012

 
 
 

COMUNICATO

 
COLLEGHE E COLLEGHI,
 
S V E G L I A M O C I!
 
TIRA UNA BRUTTA ARIA: LA “NUBE TOSSICA ” DELLA “SPENDING REVIEW” SI AVVICINA PERICOLOSAMENTE ANCHE ALLA CORTE DEI CONTI
 
La Corte , com’è noto, non fa parte di quelle pochissime istituzioni (Quirinale, Parlamento e Corte Costituzionale) escluse dalla “spending review”, ossia da una politica di revisione della spesa che quando è inserita, com’ è attualmente, all’ interno di una strategia liberista, dietro un’ accettabile obiettivo di razionalizzazione della spesa e di eliminazione degli sprechi, finisce per attaccare lo Stato sociale e smantellare la Pubblica Amministrazione (si vedano la soppressione degli Uffici del Giudice di pace, dei Tribunali minori, la privatizzazione della Croce Rossa, o gli esuberi del Ministero della Difesa per fare soltanto alcuni esempi).
In quest’ ottica, ciò che trapela dal “piano strategico” 2012 della Corte, di cui le OO.SS. non sono formalmente a conoscenza, è una riduzione degli organici del personale di magistratura, con particolare riferimento a quelli di Presidenti di Sezione e, soprattutto, ciò che ci preoccupa di più, come rappresentanti del personale amministrativo, un accorpamento per macro-aree che prelude al superamento della dimensione regionale delle nostre Sezioni a favore di un ambito territoriale di riferimento di tipo ultraregionale.
Abbiamo plausibili motivi per ritenere che anche la “Commissione di Studio” di cui al D.P. del 9 marzo 2012 sia influenzata da simili proposte e dalle linee direttive della stessa emergono, infatti, proposte che finiscono col mettere in discussione l’ attuale ambito di competenza territoriale delle nostre sedi regionali (si pensi, ad es., all’ ipotesi di costituire Sezioni consultive centrali che sostituirebbero la competenza nel campo dei pareri delle singole Sezioni Regionali).
Riteniamo che una Commissione istituita con “il compito di elaborare un progetto di riforma, di coordinamento e di rafforzamento delle funzioni della Corte dei conti” (art. 1 del citato D.P.) non possa contenere ipotesi di ridimensionamento delle sue strutture a iniziare da quelle regionali perché ciò sarebbe anche in contraddizione con l’ evoluzione politico-istituzionale della Repubblica a partire dalla riforma del titolo V parte II della Costituzione.
 
Pensiamo che l’ attuale articolazione su base regionale della Corte sia un elemento imprescindibile per qualsiasi proposta di riordino delle sue funzioni sia per il settore del controllo che per quello giurisdizionale e innanzitutto su questo punto, siamo disponibili e auspichiamo in tempi brevi anche un confronto  pubblico da preparare pure con la rappresentanza sindacale del personale di magistratura.
 
Il decentramento della giurisdizionale contabile è stata un importante conquista che, tra l’ altro, ha avvicinato ai cittadini la materia pensionistica, né si può elidere il legame col territorio per un importante funzione come quella consultiva che gli EE.LL. mostrano crescentemente di apprezzare vista la sempre più massiccia richiesta di pareri alle nostre Sezioni Regionali di controllo.
 
Altri forti elementi di preoccupazione sono costituiti dal fatto che ancora non è stato fissato il richiesto incontro unitario col Presidente Giampaolino e che le conclusioni dei lavori della suddetta Commissione avverranno in piena estate e, quindi, con buona parte del personale in ferie.
 
NOI PENSIAMO CHE IL FUTURO DELLA CORTE RIGUARDI ANCHE IL PERSONALE AMMNISTRATIVO PER QUESTO SI DOVRA’ DISCUTERE “PIANO STRATEGICO” ED ELABORAZIONI DELLA “COMMISSIONE DI STUDIO” ANCHE CON NOI.
 
 
PER LA DELEGAZIONE NAZIONALE TRATTANTE
MICHELE PIETRAFESA
 
 
 
Roma 4/06/2012 
  
           

 
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