La sospensione per 90 giorni di due dirigenti medici in servizio al Policlinico Umberto I di Roma riaccende le polemiche di questi giorni sul malfunzionamenti dei pronto soccorso.
“I dirigenti medici – ha dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici – non possono pagare per problemi organizzativi e per i tagli dei quali sono spesso loro stessi vittime. Il medico che viola gli obblighi di comportamento va sottoposto a procedimento disciplinare anche con la possibilità di sospensione cautelare. Ma, come previsto dal contratto, deve essere basato su elementi certi e obbiettivi e la sospensione, in attesa dell’esito del procedimento, non deve essere superiore ai trenta giorni“.
“Valuteremo la sospensione nella sua legittimità – ha dichiarato Stefano Mele, segretario Fp Cgil Medici di Roma e Lazio – ma rischia di apparire come un provvedimento con il quale si vogliono coprire altre responsabilità. Basti pensare ai tagli regionali, alla stessa gestione anomala del Policlinico Universitario e ai medici precari che lavorano al Pronto Soccorso”.
“E’ sorprendente – conclude Cozza – che i tanti medici e infermieri precari non siano presenti tra le 12 criticità rilevate dagli ispettori inviati ieri dal Ministro della Salute Balduzzi al Policlinico Umberto I“.