Roma, 9 gennaio 2012
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Prof. Lorenzo Ornaghi
Oggetto: Assegnazione dei Dirigenti alle sedi vacanti.
Signor Ministro,
continuano a pervenirci, dagli Uffici territoriali del Ministero, numerose segnalazioni relative ai danni ed alle gravi disfunzioni causate dal permanere di condizioni di vacatio nelle funzioni dirigenziali.
La carenza drammatica di Dirigenti, in parte ovviata con le recenti assunzioni, ha lasciato per lungo tempo scoperte molte sedi, e le funzioni di interim con cui si è ritenuto di sopperire a queste situazioni non si sono rivelate efficaci per garantire la necessaria continuità dell’azione amministrativa, con ricadute serie sui livelli di funzionalità dei delicati servizi istituzionali connessi.
Noi crediamo che la situazione del territorio debba essere oggetto di attente valutazioni al fine di eliminare, o ridurre in modo significativo, problematiche di carattere organizzativo senza ricorrere a soluzioni di emergenza transitorie che spesso appaiono come il classico rimedio peggiore del male.
In tale direzione è auspicabile una pronta assegnazione dei nuovi dirigenti assunti sulla base delle recenti disposizioni normative.
Particolare attenzione andrebbe rivolta alle Soprintendenze ed agli Uffici che per la loro rilevanza necessitano di una dirigenza autorevole, oltre che della sopra richiamata certezza nella continuità dell’azione amministrativa. Come ad esempio la SBAAR di Roma, che dal 9 gennaio 2012 non avrà il Dirigente e che da troppo tempo ormai ha subito cambi continui di Dirigenti, interim e addirittura un Commissariamento con ordinanza di protezione civile motivata singolarmente da rischi di crollo del Palatino a seguito delle forti pioggie del novembre 2008, ordinanza prorogata fino al 31 dicembre 2011.
Una situazione che riproduce l’analoga situazione vissuta a Pompei, ove le audaci sperimentazioni organizzative (autonomia, commissariamento e infine accorpamento con Napoli) hanno fortemente contribuito a determinare l’attuale situazione di decadimento.
Ci attendiamo pertanto un segnale autorevole, da parte Sua, che concretizzi le lodevoli disposizioni già attuate con l’art.30, comma 8, del D.L. 201/2011 con la necessaria attenzione al recupero della piena funzionalità dell’apparato periferico del MIBAC.
Obiettivo che noi riteniamo estremamente qualificante anche dal punto di vista sindacale.
Nel rinnovarLe i migliori auguri di buon lavoro Le porgiamo distinti saluti.
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni