Sin dall’emanazione della legge 133 denunciamo gli effetti nefasti dei tagli al salario accessorio nel comparto Ministeri e nel Ministero della Giustizia in particolare. Quello che avevamo detto in comunicati e prese di posizione negli anni scorsi si sta rivelando, purtroppo, rispondente a verità. Nel Ministero della Giustizia assistiamo ad un depauperamento dei trattamenti accessori che vanno dai 500 ai 1000 euro netti medi su base annua secondo le varie figure professionali.
Come FP CGIL non abbiamo firmato il contratto integrativo del 29/7/2010, padre dell’accordo sul fua 2009 e sulle due ipotesi di accordo per il Fua 2010 (la prima bocciata dagli organi di controllo e la seconda firmata di nuovo dalla Cisl e dall’Unsa e non ancora licenziata definitivamente e favorevolmente dagli stessi organi di controllo).
E’ scomparso da tempo dalle contrattazioni il tema del Fua 2011, rinviato sine die e mai più sottoposto alle delegazioni sindacali e legato, a detta della Parte Pubblica, alla validazione di un sistema di valutazione emanato unilateralmente dall’Organismo Indipendente di Valutazione, figlio della legge Brunetta.
Nello sforzo di tutelare la retribuzione dei lavoratori per prestazioni che sono state comunque svolte questa O.S. si batterà, anche durante la riunione con il Ministro, per aprire urgentemente un tavolo di contrattazione sulla partita del salario accessorio nel Ministero che affronti seguenti temi:
– l’annullamento del Contratto Integrativo e dell’Ordinamento professionale che sta creando gravissimi problemi organizzativi negli uffici giudiziari e ha provocato scontento tra tutti i lavoratori
– l’individuazione ed il superamento delle difficoltà che hanno provocato la mancata assegnazione in sede locale dei fondi relativi al Fua 2009;
– l’individuazione degli impedimenti relativi alla retribuzione e/o compensazione con ore libere del lavoro straordinario (ad es. il supporto dato agli esami di avvocato nelle corti di appello oppure prestazioni non programmabili nel corso dell’attività giudiziaria requirente e giudicante etc);
– a che punto sia l’iter dell’ipotesi di accordo minoritario sul fua 2010, che apre più problemi di quanti non ne risolva.
– quando l’amministrazione ha intenzione di convocarci sul fua 2011 (non si sa nulla neanche delle quantità economiche destinate).
– quando l’Amministrazione ha intenzione di riaprire un tavolo sulla mobilità e sui diritti dei lavoratori
La FP CGIL a suo tempo ha denunciato lo scippo ai danni dei lavoratori della giustizia di 154 milioni di euro, previsti nell’allegato al DPEF 2010-2013 e poi cancellati, che erano destinati alla riqualificazione e alle assunzioni di 3000 unità.
Non rimarrà in silenzio e continuerà al denunciare senza tregua i tagli del salario nominale contrattuale a causa del blocco dei contratti e di quello accessorio a causa di un’applicazione ideologica in sede nazionale e locale di un contratto integrativo minoritario.