Agenzia delle Entrate – Precisazioni sull’incontro su CIVIS E CAM

05 Ottobre 2011

Precisazioni sull'incontro su CIVIS E CAM

In seguito ad alcune richieste di chiarimento pervenuteci dopo l’incontro tenutosi il 29 settembre u.s. presso l’Agenzia delle Entrate specifichiamo la nostra idea espressa durante la trattativa.
Come già evidenziato, la CGIL non ritiene assolutamente proficuo contrapporre due tipi di Uffici dello stesso settore né, tanto meno, per stupidi motivi di carattere preelettorale, cercare un consenso emozionale presso una parte dei lavoratori scaricando su altri alcune lavorazioni. In concreto, data la pessima situazione in cui versano i Front Office, non riteniamo utile fare un gran baccano per l’attribuzione ai CAM di alcune lavorazione lasciando che solo gli Uffici Territoriali continuino a subirle.
La nostra sigla è convinta da sempre che qualsiasi ulteriore attribuzione di carichi di lavoro debba essere frutto di una contrattazione, ma proprio per questo, ciò debba valere per tutti i lavoratori, senza cercare di far fare ad essi, citando Manzoni, la fine dei polli di Renzo che, appesi a testa in giù, si beccavano tra loro.
Ci spiace che alcuni, presenti a quel tavolo, ignari di cosa vuol dire lavorare… alcune pratiche, si siano sentiti tagliati fuori dai discorsi tecnici che però, a nostro parere, sono gli unici che riescono a mettere con le spalle al muro l’Amministrazione:confutando le affermazioni fatte, evidenziandone le contraddizioni, dimostrando che le nostre eccezioni al tavolo di trattativa non sono pregiudiziali, bensì basate sulla conoscenza profonda di tutte le lavorazioni.
L’ignorare alcune o molte modalità di lavoro, infatti, porta a conclusioni sbagliate (o sballate?) che confondono i lavoratori ed avvalorano l’idea che chi siede al tavolo nazionale senza il supporto tecnico necessario e qualificato, oltre a denotare una certa presupponenza, decide sulla testa delle persone senza sapere neppure di cosa parla.
Per fortuna, la “pletora di rappresentanti locali” dimostra che solo qualcuno coltiva la propria presunta infallibilità e onniscienza.
La richiesta di lasciare ai CAM la prerogativa della trattativa sull’organizzazione del lavoro è, per la CGIL, la naturale conseguenza di chi crede nella contrattazione decentrata e in quelle RSU di cui qualcuno straparla ma che, nei fatti, vuole svuotare.
Al CAM di Venezia, ad esempio, molte lavorazioni che Direzione Centrale e Direzione Regionale avevano introdotto surrettiziamente, dopo serrate trattative con le RSU e con OO.SS. di posto di lavoro, sono state consuntivate ufficialmente e, grazie a questo, sono entrate a tutti gli effetti nell’obiettivo assegnato ed eseguite in alternativa al turno.
Con buona pace di chi pretenderebbe che l’Agenzia stabilisse tutto centralmente, “sposando” le tesi dei sedicenti difensori unici dei lavoratori.
Però è evidente che ciascuno ha il proprio stile: la CGIL ritiene che la sobrietà dei toni non modifichi né comprometta la fermezza delle proprie idee.
Forse a qualche soggetto sindacale sfugge la drammaticità della crisi economico/ finanziaria. La lettera della BCE inviata al Governo Italiano, con l’indicazione esplicita di tagliare il salario dei dipendenti pubblici,  prefigura uno scenario inimmaginabile fino a qualche mese fa. Le politiche neoliberiste imposte dal FMI, BCE, hanno come obiettivo dichiarato la riduzione dello spazio pubblico,  la privatizzazione dei servizi con conseguente  rischio di licenziamento per i dipendenti:  ricetta applicata  in queste ore in Grecia  con il licenziamento di circa 30 mila lavoratori pubblici.   La CGIL è impegnata con tutte le proprie forze a contrastare questo disegno: otto scioperi generali dal 2008, manifestazioni nazionali, l’ultima proclamata per il prossimo 8 ottobre, sono la dimostrazione della nostra azione nella difesa del lavoro pubblico e dei lavoratori che quel lavoro garantiscono. 
Qualche sindacato, uno in particolare, anziché tutelare i lavoratori spreca il proprio tempo attaccando e denigrando la CGIL:  non sa che così facendo lavora per la controparte, non capisce che  i problemi dei lavoratori non si risolvono con la demagogia, il populismo e la cattiva informazione.  
Un dubbio: Siamo sicuri che non lo capisce?  Il dubbio nasce spontaneo: perché quel sindacato non ha mai  valutato “politicamente conveniente”  proclamare uno sciopero contro Brunetta, Tremonti e le loro nefaste politiche contro il pubblico impiego?
 
Ma, dato che sono di moda le citazioni, come dice Stefano Benni: “Una palude melmosa è il paradiso per gli ippopotami “…..
 

Roma, 3 ottobre 2011
 

    Per la delegazione Nazionale Trattante                             CGIL FP Nazionale
               Agenzia delle Entrate                                      Comparto Agenzie Fiscali
                  Carmine Ruocco                                               Luciano Boldorini

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