ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA GIUSTIZIA
Riteniamo opportuno fare chiarezza su una vicenda sulla quale alcune OO.SS, evidentemente in difficoltà per problemi di coerenza propria, stanno facendo strumentalizzazione di bassa lega.
La FP CGIL a seguito di una esperienza fortemente negativa dal 2002 ha deciso di non partecipare alle interpretazioni autentiche all’ARAN, poiché tali riunioni venivano spesso utilizzate per restringere i campi di applicazione contrattuali e danneggiare i diritti dei lavoratori; da allora la nostra opinione non è cambiata, ne sono al corrente tutte le nostre strutture territoriali e gli avvocati ai quali queste fanno riferimento per le cause di lavoro.
I Contratti sono un delicato compromesso e interpretazioni di qualunque genere possono travalicarne il campo di efficacia, soprattutto quando si tratta di cause di fronte al Giudice del lavoro che ha, a nostro avviso, tutti gli strumenti per interpretare il Contratto così come interpreta la legge.
Inoltre in questo caso specifico sia per la natura del quesito sia per il complicato quadro politico sindacale degli ultimi tempi il rischio che si correva era piuttosto elevato pertanto si è ritenuto di non cambiare la nostra consolidata posizione per evitare che la vertenza dei lavoratori potesse essere in alcun modo danneggiata.
Sarebbe utile, invece di cedere alle facili quanto ignobili strumentalizzazioni di chi non ha argomenti e magari ha persino firmato il Contratto Integrativo, identificare i responsabili di questa situazione che ha creato un gravissimo scontento tra la maggioranza dei lavoratori con conseguente aumento del contenzioso. I responsabili sono una incompetente quanto arrogante amministrazione della giustizia e chi ha apposto la propria firma sotto quel contratto integrativo, pur essendo a conoscenza di non rappresentare la maggioranza dei lavoratori e impedendo comunque la possibilità di applicare norme del CCNL favorevoli ai lavoratori.
La FPCGIL oltre a sostenere nei posti di lavoro una posizione volta a dimostrare la inefficacia del Contratto Integrativo ha messo a disposizione i propri uffici legali concordando una linea nazionale che ha come scopo, anche in sede giudiziaria, di smantellare l’ingiusto ordinamento professionale firmato da CISL, Unsa -Sag e Federazione Intesa, e riaprire il tavolo in modo da rendere giustizia alle aspettative di tutti i lavoratori.
La FPCGIL continuerà a sostenere la ragioni di tutti i lavoratori nelle sedi opportune e mantenere la coerenza delle proprie posizioni.
Le chiacchiere, si sa, se le porta il vento.
Roma, 4 ottobre 2011
Il Segretario Nazionale FPCGIL
Antonio Crispi