MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
Insieme a UIL, Confsal-Unsa e UGL-Intesa abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale del MIUR.
Su una serie di questioni avevamo ripetutamente chiesto incontri alla parte politica:
immissione nei ruoli della PA dei 5000 docenti inidonei all’insegnamento, contemporanea alla ulteriore riduzione del 10% dell’organico prevista dalle ultime norme governative, che potrebbe perfino nel nostro Ministero determinare esuberi;ulteriore riduzione del numero degli uffici dirigenziali centrali e periferici da attuare entro l’anno e che segue quella da poco prevista dall’ultimo regolamento di organizzazione, ancora da formalizzare con appositi DM, che potrebbe portare alla chiusura e/o accorpamento di uffici periferici;applicazione del decreto legislativo 150, per quanto riguarda la valutazione del personale, sul FUA 2011, nonostante l’Amministrazione non abbia attuato nei tempi previsti le procedure previste dalla stessa norma.
Il non essere nemmeno stati informati su come il Ministro intende affrontarle, oltre a ledere le relazioni sindacali, ci fa seriamente temere ripercussioni negative sugli uffici e sul personale di questo Ministero.
Nei prossimi giorni insieme alle altre Organizzazioni Sindacali firmatarie dello stato di agitazione definiremo modalità e iniziative, oltre a insistere con la parte politica per un incontro in cui illustrare le nostre posizioni nel merito dei problemi.
Vi invio l’ultima nota, che risale a quasi un mese fa, con cui abbiamo chiesto un incontro al Ministro e il comunicato unitario sullo stato di agitazione.
La CISL, dopo aver firmato la richiesta di incontro dell’ 8/9/2011 cui non è stata data alcuna risposta, ed aver concordato su tutti i punti del comunicato che indice lo stato di agitazione, inspiegabilmente (???????) poi si è ritirata e non lo ha sottoscritto.
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni