Miur: Manovra economica personale scuola fuori ruolo

13 Settembre 2011

 

Comunicato

 
MANOVRA ECONOMICA E MIUR

  
Come avevamo detto nei precedenti comunicati la manovra del Governo, oltre a colpire in generale lavoratori dipendenti, pensionati e precari, si farà ulteriormente sentire per noi dipendenti pubblici anche Ministero per Ministero. Le norme che stanno per essere definitivamente approvate al Senato in questi giorni si aggiungono, infatti, ai precedenti provvedimenti di luglio.
 
Tra questi, l’art. 19 della legge 111/2011 del luglio scorso che prevede, per il personale della scuola permanentemente inidoneo all’insegnamento per motivi di salute, l’immissione in ruolo nei profili professionali di  assistente amministrativo e assistente tecnico della scuola (di fatto pur mantenendo lo stipendio in godimento vengono “retrocessi”), ma, da anche la possibilità a tale personale di effettuare domanda di mobilità intercompartimentale verso le Amministrazioni dello Stato (si parla di Ministeri, Enti pubblici non economici e Agenzie) e chiaramente il nostro Ministero è in prima linea.

Almeno, in tal senso sembrano andare il DM del Ministro e le due circolari emanate dalla Direzione Generale del Personale della scuola, l’ultima é del 12 settembre.
 
Non conosciamo l’esatta entità del fenomeno, ma dalla stampa apprendiamo che si tratta all’incirca di 5.000 unità di personale.
 
Contestualmente nei prossimi mesi il MIUR sempre a seguito della manovra effettuerà l’ennesimo taglio del 10% dell’organico del personale (di anno in anno e con questo nuovo taglio arriviamo ad una riduzione del 36%).
 
Non esitiamo a considerare tale situazione l’ennesimo esempio di “guerra tra poveri” innescata da questo Governo nel pubblico per minarne gli ultimi residui di efficienza:
Da un lato lavoratori con gravi problemi che non possono insegnare, ma che non hanno i requisiti per il pensionamento per salute costretti a retrocedere ovvero a passare all’espletamento di funzioni amministrative che nulla hanno a che fare con la didattica e la professionalità acquisita; da un altro i dipendenti di Amministrazioni, falcidiate dai pensionamenti e dal blocco del turn over, ma che, con le costanti riduzioni di organico e queste immissioni “forzate”, possono paradossalmente rischiare l’esubero.
 
Tra l’altro nessuna informativa ufficiale è stata fornita e nessun confronto sulla materia è stato avviato con le Organizzazioni Sindacali di comparto. Sarà, infatti, un decreto interministeriale a stabilire Amministrazioni interessate e numero dei posti.

Sulla questione abbiamo inviato al Ministro, insieme a tutte le Organizzazioni Sindacali del Ministero, la nota e la richiesta di incontro allegate.
  
Roma, 13 settembre 2011


FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni

 
 
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