INCREMENTARE LO SVILUPPO NON LA POVERTA‘
In Parlamento il ministro Tremonti ha dichiarato che la Bce avrebbe chiesto al governo del nostro Paese di tagliare gli stipendi dei lavoratori pubblici.
Se il governo intendesse procedere in tal senso non vediamo altra risposta che il blocco delle attività dell’ufficio e ogni forma di mobilitazione per impedire un simile attacco ai redditi di milioni di cittadini.
Facciamo al contrario alcune proposte:
– rinforzare con strumenti, risorse umane e adeguati cambiamenti normativi la lotta all’evasione fiscale, cancellando la retorica degli spot tv e impedendo che si registri un nuovo condono fiscale;
– elevare l’imposizione fiscale sui redditi più elevati per realizzare un contributo di solidarietà nei confronti di chi soffre di più la crisi economica;
– tassare le speculazioni finanziarie per liberare l’economia reale;
– ridurre il controllo diretto della politica sulla pubblica amministrazione per garantire maggiore trasparenza nell’erogazione dei servizi e nelle gare di appalto;
– tagliare le spese della politica, riducendo il numero dei parlamentari e razionalizzando le autonomie locali, garantendo competenze, servizi e occupazione, ma riducendo i costi che gravano sulla collettività.
Il personale della Direzione Regionale della Toscana dice basta a misure che tendono a garantire privilegi, rendite di posizione, speculazione finanziaria, assetti di potere ai danni dei redditi medio-bassi, dei lavoratori dipendenti, dei pensionati, dei giovani in cerca di occupazione, dei lavoratori in cassa integrazione o mobilità, dei disoccupati, di tutte le imprese serie e oneste che si trovano a fronteggiare la concorrenza sleale di chi ha santi in paradiso, di chi evade il fisco, di chi non paga i contributi, di chi è associato alla criminalità organizzata!
Firenze, 12 agosto 2011
Seguono firme delle lavoratrici e dei lavoratori della Direzione Regionale.