08.02.2008 – Il 13 febbraio del 1983 tutto il Paese fu scosso dalle notizie che arrivavano da Torino: 64 persone erano perite nel drammatico incendio avvenuto all’interno del Cinema Statuto.
Alleghiamo di seguito il Comunicato Stampa lanciato, nella triste ricorrenza, dalle OO. SS. del Comando VVF di Torino (FP–CGIL VVF, Federazione CISL VVF, UIL PA VVF, RdB PI VVF, CONFSAL VVF), i cui contenuti condividiamo senza la minima riserva.
COMUNICATO STAMPA
CGIL – CISL – UIL – RDB – CONFSAL VVF: PER NON DIMENTICARE
Sono ormai trascorsi 25 anni dal drammatico incendio che il 13 febbraio 1983 uccise 64 persone all’interno del Cinema Statuto.
I Vigili del Fuoco di Torino, si associano a quanti, famigliari amici e cittadini, non hanno potuto e voluto dimenticare quel luttuoso evento.
Ricordiamo ancora, il giorno delle esequie sulla scalinata del Duomo di Torino, quando rendendo il doveroso omaggio, mentre le bare sfilavano sotto i nostri occhi, in tanti, commossi, muti ed amareggiati, ci proponemmo d’impegnarci affinché quelle morti non fossero vane.
Ci proponemmo, e sperammo anche, di non dover mai più tornare sul sagrato del Duomo per occasioni simili.
Purtroppo così non è stato!
Sono passati infatti solo pochi giorni dall’ultimo doloroso omaggio reso, questa volta, alle sette vittime del lavoro perite nell’incendio sviluppatosi all’interno dello stabilimento Thissen Krupp di Torino, che ci ha nuovamente visti testimoni dell’ennesima, evitabile tragedia.
Due ambienti, un cinema ed una fabbrica, così diversi tra loro ma così simili nel seminare la morte quando l’uomo viene meno ai principi della prevenzione e della corretta gestione della sicurezza.
Tutto ciò ci conferma la convinzione che il percorso sulla via della sicurezza è ancora molto lungo e pieno d’ostacoli e ci costringe ancora una volta, a manifestare la nostra vicinanza ai famigliari di tutte le Vittime, ed a rinnovare l’impegno, a suo tempo preso, per diffondere nella società una sana e reale cultura alla sicurezza.
Il nostro impegno è anche quello di non dimenticare.
Noi, per non dimenticare, tramandiamo quotidianamente ai giovani colleghi che man mano ci subentrano, l’impegno preso allora.
Alleghiamo anche la testimonianza del collega Enzo Ariu – fatta a nome di tutti quei colleghi che, così come lui, erano presenti in servizio quella tristissima sera – quale prezioso contributo affinchè certe tragedie, non solo non vengano mai dimenticate, ma siano lo stimolo continuo affinchè si faccia ogni possibile sforzo per evitare che si ripetano.
Adriano FORGIONE