VVF – Riflessioni sul D.Lgs 217 e nuovo ruolo CNVVF.

18 Luglio 2011

Riflessioni sul D.Lgs 217 e nuovo ruolo CNVVF.

05.04.2011 – Di seguito, in allegato, pubblichiamo un prezioso contributo inviato dal compagno Roberto FRANCA, coordinatore regionale FP CGIL VVF, in merito al riflessi negativi che avuto, nei confronti dei personale VVF, il passaggio nel regime pubblicistico del rapporto di lavoro.

 


RIFLESSIONI SUL D.Lgs 217 E NUOVO RUOLO DEL CNVVF
 

 
Per coloro che non erano ancora convinti degli effetti devastanti che ha creato il Decreto legislativo 217, è stato sufficiente guardare la corresponsione degli aumenti economici e degli arretrati percepiti con il rinnovo del secondo biennio del contratto di lavoro per capire cosa realmente ha prodotto il suddetto provvedimento legislativo.

Infatti, ad esempio gli arretrati corrisposti ad alcuni lavoratori del settore amministrativo contabile la dicono lunga sulla poca considerazione che si è avuto per una parte dei lavoratori che, essendo in servizio da moltissimi anni nel Corpo Nazionale, hanno contribuito non poco al consolidamento dell’autonomia gestionale del Corpo stesso eliminando le storture organizzative che esistevano e che distoglievano tra l’altro molti vigili del fuoco dal servizio di soccorso.

Già con i percorsi di riqualificazione del settore amministrativo si è registrato o il basso livello politico e l’assenza di qualsiasi conoscenza delle più elementari norme sul diritto del lavoro visto che , per la prima volta e solo per una parte dei lavoratori del Corpo Nazionale, il superamento di concorsi pubblici (anche se riservati agli interni) per l’acquisizione di un profilo professionale maggiore con conseguenti maggiori responsabilità, ha previsto una retribuzione inferiore a quella del profilo di provenienza. Basta guardare le tabelle stipendiali allegate al D.Lgs 217 per verificare la veridicità di quanto appena affermato.

Ma non basta. Il caos dei passaggi di profilo a Capo Squadra e a Capo Reparto è sotto gli occhi di tutti al punto che oggi ci troviamo nella condizione che lo svolgimento delle mansioni relative a questi profili è svolta da coloro che appartengono ai profili inferiori senza alcun riconoscimento economico e, peggio ancora, senza l’opportunità di avere alcun riconoscimento delle mansioni superiori svolte per i futuri passaggi di profilo.

E ancora, particolari funzioni che sono esercitate a seguito di numerosi percorsi formativi e d’aggiornamento che hanno richiesto impegno e sacrifici, non danno diritto ad alcun riconoscimento sia economico che normativo ai fini del percorso di carriera.

Il decreto legislativo 217 pur avendo introdotto numerosi profili con una frammentazione assurda di fatto ha determinato un appiattimento totale all’interno della categoria sotto l’aspetto del riconoscimento della professionalità e considerando esclusivamente l’anzianità di servizio come unico parametro di differenziazione.

Lo svolgimento di specifiche funzioni con questa Legge non viene preso in alcuna considerazione.
Si pensi ad esempio al ruolo dei Capi Reparto o di Capo Squadra.

Nessuna differenza tra coloro che esercitano le funzioni di capo turno o di responsabili di reparti rispetto ai colleghi di pari qualifica e che non sono destinatari di tali incarichi.

Eppure unitariamente CGIL CISL e UIL avevano trovato nel passato la condivisione di improntare l’organizzazione dei Vigili del Fuoco sul riconoscimento del merito e della maggiore professionalità affidando alla responsabilità della contrattazione decentrata la capacità di individuare ed incentivare il maggior impegno nell’ambito dei Comandi.

La rincorsa allo stupido scimmiottamento con altri lavoratori che indossano una divisa e che non hanno nulla a che vedere con i professionisti del soccorso ha portato a questa situazione organizzativa con evidenti riflessi economici negativi e gestionali per i lavoratori.

La presunzione di chi ha voluto a tutti i costi la modifica del rapporto di lavoro per i Vigili del Fuoco, dopo l’ubriacatura del primo momento, dovrebbe far riflettere su cosa oggi sono i vigili del fuoco, come sono retribuiti e quale vero riconoscimento viene dato a coloro che acquisiscono maggiore professionalità o responsabilità nell’organizzazione del lavoro.

Chi vedeva nell’accorpamento dei VVF con le altre forze del comparto sicurezza la panacea per risolvere tutti i problemi è stato drammaticamente smentito.
I fatti hanno dimostrato il contrario, ma peggio ancora, i lavoratori dei vigili del fuoco hanno subito un arretramento complessivo nell’ambito degli scenari del servizio di soccorso. Oggi ad esempio ci troviamo a montare le tende e ad essere utilizzati come i manovali del Ministro dell’Interno.

La modifica del rapporto di lavoro e il successivo decreto 217 si sono dimostrati una riforma fallimentare sciocca e devastante per la categoria, ecco perché il miglior aggiustamento che si può fare di questa norma è una radicale modifica se non la totale cancellazione e la costruzione di un progetto nuovo che riconosca ai Vigili del Fuoco il vero ruolo che hanno nel contesto sociale italiano a partire da quello di protagonista del soccorso pubblico ovvero di istituzione dello Stato preposta a gestire ogni scenario in cui il servizio di prevenzione e di gestione del soccorso ne richiede la presenza.

Un percorso che può essere traguardato soprattutto con il rafforzamento del rapporto con le istituzioni locali che, sia chiaro, non vuol dire regionalizzazione (solo gli stupidi possono vedere questi fantasmi).

Ecco perché è urgente un confronto serio per una rivisitazione delle norme vigenti in materia di organizzazione e di ordinamento del personale e che ci metta nella condizione di vedere riconosciuta la professionalità di chi opera nel campo del soccorso pubblico che è ben altra cosa della sicurezza pubblica.

Infine sarebbe opportuna una serie riflessione per coloro che annunciano la loro soddisfazione per gli aumenti contrattuali e per gli arretrati percepiti visto che alcuni lavoratori hanno ricevuto una vera e propria elemosina grazie ad una legge assurda che solo la presunzione degli stolti porta a definirla una conquista per i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. 

 

Il  Coordinatore FP CGIL VVF Emilia Romagna
 Roberto Franca

 

 
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