07.05.2008 – Come anticipato, il tema della discussione odierna sono stati gli organici degli specialisti da distribuire sul territorio.
L’Amministrazione ha presentato un progetto di ripartizione degli organici, immaginando una razionalizzazione delle tipologie dei porti, dei nuclei sommozzatori e dei nuclei elicotteri e in tal senso ha inteso assegnare gli organici necessari al funzionamento dei diversi settori.
Per quanto ci riguarda abbiamo posto un’obiezione di metodo, ovvero che la discussione sulla distribuzione degli organici non può essere il pretesto per operazioni di riordino che finiscono per essere approssimative e condizionate dalle sensibilità del momento, mentre, invece, meriterebbero una discussione più approfondita, innanzitutto a partire dal modello organizzativo che si intende realizzare, questo sia per i nuclei specialisti che per tutti i settori del corpo.
I porti: una volta recepita la catalogazione su tre livelli abbiamo puntualizzato che l’assegnazione del nucleo ad una categoria e del relativo personale deve dipendere, innanzitutto dalla mappa di rischio determinata da precisi fattori e a tale proposito l’Amministrazione si è impegnata a fornirci le carte giustificative, con l’impegno a far sì che talune situazioni al momento non corrispondenti in termini di personale, lo siano quale impegno certificato per il futuro (si tratti di Palermo, Cagliari, Trieste, Taranto, Siracusa o altro).
I nuclei sommozzatori: si sono ipotizzate tre distinte categorie di nuclei, con un massimo di due nuclei per regione. In tale contesto abbiamo obiettato che, secondo la CGIL, a livello centrale si può decidere il numero complessivo di sommozzatori per categoria di nucleo e quanti assegnarne ad ogni singola regione, ma sia l’assegnazione del personale che le eventuali sedi di nucleo debbono essere devolute alle decisioni prese in sede regionale dal Direttore, contrattate con le OO.SS. territoriali. Tutto questo anche per porre un argine all’ipotesi avanzata di determinare nuclei che per il numero di personale previsto potessero d’imperio essere soggetti ad un orario 12/36, anzichè 12/24.
I nuclei elicotteri: bisogna dare atto all’Amministrazione di essersi fatta carico di procedere ad una standardizzazione su un teorico, ancorchè insufficiente, almeno plausibile a rendere praticabile il funzionamento del servizio, tenuto conto dello sdoppiamento di professionalità tra piloti e specialisti, delle figure impegnate a terra e del mantenimento, mentre, invece, secondo la CGIL, è inaccettabile l’idea di cancellare i riconoscimenti professionali ottenuti con l’ordinamento privatistico e la formazione del settore aeronavigante, prima che questo fosse annullato dalla riforma.
La riunione è stata aggiornata a data da destinarsi per discutere dei direttivi e dei dirigenti.
La delegazione FP–CGIL VVF
Franco Moretti-Michele D’Ambrogio-Vincenzo Zazzaro.