01.03.2007 – EMILIA ROMAGNA – Abbiamo ricevuto una petizione del personale appartenente al ruolo dei Funzionari Direttivi Amministrativo-Contabili in servizio nella Regione Emilia Romagna, nella quale si evidenzia la discriminazione del personale direttivo con funzioni amministrative, operata con la riforma 252/04 e con il D.Lgs. 217/05 che la attua. Nella nota pervenuta i colleghi analizzano l’arretramento patito dagli ex appartenenti all’area C amministrativa rispetto alle posizioni conquistate con il precedente ordinamento di natura privatistica, mentre, di contro, in quello nuovo, anche se si istituisce la vice-dirigenza, essa si prefigura come uno sviluppo di carriera peggiorativo rispetto all’ex C3, sia nei tempi che nelle modalità di accesso. Una riforma totalmente inadeguata, sostengono i colleghi, per una struttura che, invece, per unanime consenso anche della dirigenza tecnica del Corpo – ben evidenziata dalla nota del Direttore Regionale dell’Emilia, allegata – avrebbe necessità dell’istituzione di una dirigenza amministrativa, con autonoma competenza e dignità. Ebbene, una presa di posizione con la quale non solo concordiamo, ma che è assolutamente in linea con le contrarietà alla riforma, che come FP–CGIL abbiamo sempre espresso, anche sull’argomento specifico. Di seguito un estratto delle osservazioni della FP–CGIL, lette in sede di audizione ai Presidenti delle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio di Camera e Senato ed inviate all’Amministrazione quali controproposte al D.Lgs. 217/05: