Al Capo Dipartimento VV.F.
Prefetto Francesco Paolo TRONCA
ROMA
Al Capo Corpo Nazionale VV.F
Ing. Antonio GAMBARDELLA
ROMA
On . Francesco Nitto Palma
Sottosegretario di Stato all’ Interno
ROMA
Al Direttore Regionale VV.F.
Ing . Guido PARISI
CATANZARO – CALABRIA-
Al Sig Prefetto di CATANZARO
Al Comandante Provinciale VV.F.
CATANZARO
Alle Segreterie OO.SS. Nazionali Prot. n° VI/XI/09
Oggetto: Dichiarazione Stato Agitazione
Ultimamente nel Comando di Catanzaro si sono verificati episodi che ci lasciano a dir poco sconcertati, da un po di tempo assistiamo a prese di posizione assurde e contrastanti del dirigente.
Oggi prendiamo atto che le nostre preoccupazioni, peraltro annunciate con un comunicato stampa in data 20/10/2009 si sono tramutate in atti concreti, atti che vanno contro la primaria salvaguardia degli operatori del soccorso e che si tramutano irrimediabilmente in una risposta operativa verso le popolazioni insufficiente cosa questa che snatura di fatto il primario obiettivo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che si traduce in un reale costante riferimento nel soccorso alle popolazioni , sempre di alta qualita’ e professionalmente ai massimi livelli.
In particolare ci riferiamo ad una situazione che prende corpo dall’arrivo presso il Comando di Catanzaro del nuovo Comandante Provinciale Ing. Vallefuoco avvenuto il 01/07/2009, il quale tra l’altro, dimostra una ingiustificata reiterata contrapposizione nei confronti della nostra O.S.
Dal suo insediamento non abbiamo sentito altro che, il Comando di Catanzaro , per la sede di servizio, per il personale mal suddiviso ecc.ecc. era da rimodellare e che per questo bisognava iniziare operando al piu’ presto una mobilita’ nelle sedi e tra le sedi utilizzando infiniti parametri, per ristabilire il suo modello di ordine.
Il tutto, si e’ tramutato in un progetto di sistemazione suddiviso in tre fasi , che al momento almeno per la parte operativa tradurremmo in “Avvistamento, Abbordaggio e Distruzione”.
Infatti da Comando Capoluogo di Regione da sempre in linea con i dettami nazionali, ci stiamo avviando ad essere nostro malgrado Comando sperimentale dove senza alcuna norma in vigore che ne legittimi l’applicazione, le squadre d’intervento si riducono da 5 unita’ permanenti a 3 unita’ permanenti e due volontarie, o addirittura a 3 unita’ permanenti e 1 volontaria, ed in qualche occasione sperimentiamo anche la chiusura di qualche distaccamento per verificare che effetto fa su quelle popolazioni in caso di richiesta di un soccorso che arriverà, ma in ritardo.
Tutto cio’ lo riteniamo ovviamente inaccettabile come riteniamo inaccettabile la visione personalistica che il Comandante ha sulla mobilita’ interna , dove anche il trasferimento di personale anziano da sede a sede puo’ avvenire d’ufficio ed a spese del lavoratore.
Tutto cio’ avviene in piena contraddizione, infatti da una parte vengono drasticamente ridotti i numeri minimi delle squadre d’intervento su tre sedi distaccate , Sellia Marina – Soverato – Chiaravalle, alcune ben lontane dalla sede centrale, e che quindi lasciano praticamente sott’organico l’intera fascia Ionica, dall’altra distoglie tranquillamente ulteriore personale operativo da passare a turno giornaliero con orario 12/36, e non si attiva come spesso da noi sollecitato a garantire in ogni sede la composizione minima della squadra d’intervento.
Siamo solo all’inizio dell’attuazione di questo progetto e già i danni prodotti in termini di abbassamenti dei livelli di sicurezza per gli operatori VV:F: abbassamento della qualita’ del soccorso alle popolazioni e di dannoso disagio del personale operativo gia’ abbondantemente provato dalle tante emergenze, sono sconcertanti, cosa che abbiamo toccato con mano a seguito delle assemblee sui posti di lavoro effettuate il 27-28/10/2009.
Il progetto prevede inoltre la diminuzione di personale della sede centrale di Catanzaro il che causera’ necessariamente una diminuzione delle squadre d’intervento a discapito della popolazione catanzarese e la quasi impossibilita’ di portare, concreto aiuto alle squadre distaccate ed ora ridimensionate, visto che per farlo oltre ai tempi lunghi si lascerebbe sguarnita la città di Catanzaro.
A nostro avviso, e lo abbiamo piu’ volte ribadito, nelle note richiamate nel verbale della riunione del 06/11/2009, un comandante che e’ chiuso ad ogni forma di dialogo, questa situazione d’emergenza che andrà peggiorando con i prossimi pensionamenti, non va affrontata e risolta solo sulle spalle dei lavoratori e conseguenzialmente su una risposta inadeguata alle popolazioni , ma utilizzando altre forme che spaziano, , nell’attivazione di una mobilità straordinaria a costo zero di vigili residenti nella provincia di Catanzaro e che al momento prestano servizio presso i Comandi del nord come già in atto in altri Comandi , o autorizzando il ricorso ad ore di straordinario che permettano sempre con il sacrificio e la certa disponibilita’ dei lavoratori di superare questo particolare momento, anche questa gia’ attiva in diversi Comandi , dall’attivazione, in attesa delle prime due, di una mobilita’ temporanea a rotazione di personale giovane attingendo da tutte le sedi di servizio secondo il numero di ruolo, dal non distogliere, contro la loro volontà, ulteriore personale operativo da utilizzare a turno differenziato.
Per quanto sopra, ritenendo al momento superfluo ogni ulteriore tentativo di trovare condivisione con il Dirigente, chiediamo come atto di disponibilita’ la momentanea sospensione dell’O.D.G. n° 349 del 30/10/2009 non ancora applicato.
Dichiariamo lo stato di agitazione
Riservandoci eventualmente oltre allo sciopero, forme di lotta alternative se in tempi utili non si avranno risposte credibili e risolutive.
La presente va intesa anche come attivazione della procedura di conciliazione preventiva prevista dalla legge 146/90 e successive modifiche .
Catanzaro li 06/11/2009
La Segreteria Provinciale Il Coordinamento Provinciale
F.P.C.G.I.L Catanzaro F.P.C.G.I.L.VV.F.