VVF – Aggiornamento dell’accordo del 9 ottobre 2006 con verbale della riunione

18 Luglio 2011

RISPARMI DI GESTIONE 2005: SIGLATO L'ACCORDO; RIPARTIZIONE DELLE RISORSE 2006 DESTINATE ALLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA E DERIVATE DAL BIENNIO 2004-2005: SIGLATO IL PROTOCOLLO D'I

 
10.10.2006 – ROMA – Ieri sera, è stato finalmente siglato l’accordo per la ripartizione dei risparmi di gestione del 2005. Il testo sottoscritto ricalca i contenuti di quello dell’anno passato, con una parte delle risorse devolute all’aumento dell’indennità di turno, l’estensione ai lavoratori dei TLC di un compenso (equivalente all’ammontare dell’indennità di turno) per il riconoscimento della loro alta professionalità (ai sensi della lettera j dell’art. 48 del CCNL 1998-2001), il rimanente da suddividere sotto forma di una tantum uguale per tutto il personale.
A fronte della destinazione delle risorse disponibili, la FPCGIL VVF esprime soddisfazione per l’accordo raggiunto, in quanto viene incontro all’esigenza di apprezzare maggiormente il rischio ed il disagio professionale degli operatori del soccorso, al giusto riconoscimento da indirizzare ai TLC, senza, per questo, escludere il resto del personale, incluso quello amministrativo, al quale sarà assegnata una quota, comunque, dignitosa (vedere quote economiche allegate).
Da rilevare che la sottoscrizione dell’accordo è stata notevolmente ritardata, in quanto, secondo alcuni partner sindacali lo stesso doveva essere subordinato ad una clausola, secondo la quale, ferma restando la redistribuzione dei risparmi di gestione, avrebbe dovuto impegnare le risorse del contratto integrativo 2004-2005 – 11,10 Euro pro-capite esigibili dal 1.1.2006 – in modo prevalente per l’aumento dell’indennità di turno. Per quanto riguarda la FPCGIL VVF, pur condividendo l’esigenza di destinare una parte rilevante di quelle risorse per arrivare a stabilizzare l’aumento – in ogni caso insufficiente – dell’indennità citata, abbiamo sempre sostenuto la necessità di non limitarsi alla sola indennità di turno – che riguarda una platea limitata dell’area operativa – ma dovesse dare segnali tangibili anche a tutto il restante personale del CNVVF, che per impegno e professionalità merita, comunque, attenzione. Semmai, l’adeguamento di detta indennità deve essere ottenuto attraverso lo stanziamento di risorse aggiuntive, derivate da una lotta contrattuale coerente.
Si ricorda, a tale proposito che l’istituto in parola è stato il frutto della partecipazione delle lavoratrici e lavoratori alle mobilitazioni di piazza che hanno accompagnato il rinnovo contrattuale del 2002-2005 e, per questo, il terreno di confronto, secondo noi, sarà il prossimo rinnovo contrattuale; ci auguriamo, senza polemica, che nella dura battaglia che dovrà portarci ad un contratto soddisfacente, sia sul fronte normativo, che economico, ci sia un minimo di coerenza da parte di quelle OO.SS. che oggi sostengono la necessità di porre attenzione al rischio e disagio dell’attività di soccorso, mentre allora, pur di dimostrare che il diritto pubblico è meglio di quello privato, aderirono all’ultimo momento e malvolentieri alla battaglia per ottenere risorse aggiuntive sul contratto.
Pertanto, a latere della discussione sui risparmi del 2005 è stato, anche, sottoscritto un protocollo di intesa che, sostanzialmente, indirizza la ripartizione delle suddette risorse 2006 con gli stessi criteri utilizzati per il suddetto accordo sui risparmi di gestione.
A tale proposito occorre puntualizzare che, trattandosi di risorse fisse e continuative è nostra intenzione arrivare al più presto ad un accordo tra le parti, con il quale si ratifichi oltre ad un aumento del valore dell’indennità di turno, attualmente, come noto, fissata in 3 Euro, dall’articolo 22 del CCNL 2002-2005, biennio 2002-2003, anche la stabilizzazione, in analogia a quanto avvenuto per NBCR e SAF, di una quota simile per i TLC, ai sensi della lettera j, art. 48, che, al momento, la percepiscono solo in virtù dei risparmi di gestione.
Inoltre, attraverso l’utilizzo di queste risorse, occorrerà anche dare riconoscimenti al particolare impegno e responsabilità di figure professionali di tutti i settori, inclusi gli amministrativi, attualmente non ricomprese dagli accordi in vigore.
Su tale argomento, infine, è venuto al pettine il nodo della inderogabile esigenza, manifestata con forza dalla FPCGIL, di arrivare al più presto ad una modifica della legge 252/04 per riportare alla contrattazione tutte le materie del rapporto di lavoro, poiché, guarda caso, l’Amministrazione pretenderebbe che, anche su una materia demandata al negoziato, si proceda con la “concertazione”, per il solo motivo che l’art. 172 del 217/05 pone dei vincoli sulle risorse del FUA.
Ebbene, sarebbe opportuno che i sostenitori irriducibili della riforma meditassero sulle limitazioni della stessa al potere contrattuale del Sindacato e, senza pretendere abiure o cenere sul capo, si rendessero almeno disponibili a migliorare un impianto che sta mostrando con evidenza solo limiti e negatività.
(Franco Moretti)

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