Veneto: ennesimo atto di esternalizzazione e privatizzazione della sicurezza

18 Luglio 2011

Veneto: ennesimo atto di esternalizzazione e privatizzazione della sicurezza

In questi giorni di fine anno alcuni comuni del Veneto hanno deciso di affidare ad istituti di vigilanza privata compiti in materia di sicurezza quali il controllo alla casa comunale, le scuole ed i servizi di pattugliamento notturno delle strade cittadine.
Un ulteriore passo verso un idea di sicurezza non più pubblica, resa merce ed in quanto tale legata a logiche di profitto che nulla hanno da spartire con i bisogni delle persone e con le regole democratiche del vivere insieme.
Uno scenario da tempo denunciato dalla FPCGIL e che regolarmente si sta verificando, nonostante la massiccia mobilitazione di contrasto che abbiamo messo in campo con l’appoggio di migliaia di lavoratori del settore.
Risorse dei bilanci pubblici che non verranno utilizzate per potenziare i servizi della Polizia Locale o le sue piante organiche, con il risultato d’impoverirne il funzionamento.
E’ questo solo un ulteriore grave scalino in una escalation che ha visto tanti Comuni protagonisti di decisioni che hanno di fatto esternalizzato compiti e funzioni della
Polizia Locale o ne hanno vanificato e disperso la peculiare professionalità.
Le responsabilità non sono, però, ascrivibili al solo sistema delle autonomie poiché un ruolo determinante lo hanno assunto le politiche poste in essere dal governo di centrodestra e da quello in carica.
In particolare, nel mentre è stato impossibile ottenere un confronto con il governo sui temi della sicurezza, dei diritti delle persone, sul necessario sostegno alle politiche integrate di sicurezza urbana e sul ruolo della Polizia Locale, sono state adottate decisioni, tra questi i patti territoriali, che hanno costituito la base per gli accadimenti odierni.
Nel mentre altri parlavano di fregi e manganelli la FPCGIL aveva ben compreso che era da contrastare il disegno complessivo di riduzione dei servizi pubblici nel campo della sicurezza (vedi anche le difficoltà in cui versa la Polizia di Stato)ed in particolare del ruolo della Polizia Locale in compiti residuali.
Di certo non saremo spettatori silenti di questo disegno e l’intera funzione pubblica è chiamata ad un impegno ed a una mobilitazione indispensabile sui territori, tra i lavoratori ed i cittadini prima che i guasti siano irreparabili.
Nel mese di gennaio su questo tema e sulle vicende contrattuali si terrà uno specifico coordinamento nazionale della Polizia Locale che dovrà stabilire le iniziative di contrasto al disegno di depotenziamento del ruolo e del lavoro di questo importante settore dei pubblici servizi.

P. la Segreteria Fp Cgil
Antonio Crispi
Il Coord.re Naz.le Fp Cgil
Gennaro Martinelli

Roma, 28 Dicembre 2007

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