La legge finanziaria per l’anno 2007 contiene un insieme di provvedimenti significativi, sia per la tassazione immobiliare, che per la gestione del catasto, ed è articolata in vari provvedimenti e al comma 194 apporta una serie di modifiche agli art. 65, 66 e 67 del D.L.vo 112 del 1998 ed in particolare il riconoscimento all’Agenzia del Territorio quale organo di controllo sulle funzioni catastali e per quanto riguarda gli estimi, questi ultimi restano in capo alle funzioni dell’Agenzia prevedendo una partecipazione degli Enti Locali alla loro determinazione. Inoltre prevede il passaggio, agli Enti Locali, dal 1 novembre 2007 e la non esternalizzazione del servizio a società private o a società a partecipazione pubblica (le cosiddette municipalizzate).
Il DPCM applicativo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 luglio, prevede la convenzione con l’Agenzia del Territorio a titolo non onerosa e nel caso di scelta da parte degli Enti Locali tre tipi di opzioni: che vanno da un decentramento semplice (scelta a) all’acquisizioni di tutte le funzioni (scelta c); ma indipendentemente dalla scelta optata gli Enti Locali dovranno comunque convenzionarsi con l’Agenzia del Territorio, in quanto la stessa mantiene le funzioni di controllo della qualità e della banca dati. Sono previsti i tempi di attuazioni, delibera del comune entro il 3 di ottobre; mappatura dell’Agenzia sulle scelte degli Enti Locali entro i successivi 15 giorni; DPCM sul personale entro 60 giorni dalla scadenza delle opzioni e formulazione delle convenzioni entro 90 dalla scelta degli Enti Locali.
Contestualmente al suddetto DPCM è stato pubblicato il protocollo d’Intesa tra l’Agenzia del Territorio e l’ANCI in cui sono, tra l’altro, individuate tutte le funzioni che restano in capo all’Agenzia nel caso in cui gli Enti Locali acquisiscono tutte le funzioni catastali.
Dopo questo breve ma esaustivo quadro si evidenzia, in primo luogo, il riconoscimento del ruolo pubblico del servizio e dei lavoratori. Infatti nella finanziaria 2007 si prevede la non esternalizzazione del servizio sia a società private che a municipalizzate. Quindi si pone al centro del servizio il pubblico impiego ed il suo ruolo.
Nel DPCM e nel Protocollo d’Intesa si pone al centro di questo processo l’Agenzia del Territorio. Infatti c’è un riconoscimento implicito del ruolo svolto dall’Agenzia dal 1998 ad oggi; dal miglioramento tecnologico all’aggiornamento della banca dati, dalla lotta all’evasione e all’elusione fiscale sugli immobili, dalla formazione alla professionalizzazione del personale.
In attesa delle risposte dei Comuni, al fine di aprire il confronto sul personale sul quale riteniamo fondamentale parlare di volontarietà e di distacco del personale, reputiamo importantissimo aprire una discussione con gli enti locali, in quanto è fondamentale una collaborazione tra gli stessi e l’Agenzia, due enti pubblici, tra chi ha una miglior conoscenza del territorio e chi ha la professionalità per gestire i processi al fine di rendere un servizio migliore al cittadino, anziché decentrare totalmente il servizio catastale.
Questo tipo di riflessione ci fa propendere per un modello di decentramento che sia una vera integrazione tra Stato e Comuni: amministrazioni diverse per competenze e professionalità, finalizzato a dare un servizio migliore al cittadino.
Va quindi utilizzata preferibilmente:
– sia la convenzione per l’affidamento all’Agenzia;
– sia la convenzione per il decentramento ai Comuni di alcune funzioni di base (tipo a e b)
Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio
Carmine Di Leo
Per la FP CGIL Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Serio