Sindacale: riunione con il Sottosegretario del 18 e 20 settembre 2006

18 Luglio 2011

Sindacale: riunione con il Sottosegretario del 18 e 20 settembre 2006

Roma, 21 settembre 2006
 
Nei giorni scorsi si sono tenute due riunioni, tra Amministrazione e OO.SS., presiedute dal Sottosegretario On.le Rosato e dal neo Capo Dipartimento Dott.ssa D’Ascenzo, ma, sebbene la prima fosse indirizzata all’area dei dirigenti e direttivi, mentre la seconda all’area del restante personale, si sono affrontate prevalentemente le medesime problematiche, ovvero, quelle che attualmente sono centrali e prioritarie per il futuro del Corpo e delle lavoratrici e dei lavoratori che ne fanno parte:
* Accordo sul Sistema delle relazioni sindacali: legge 252 e revisione del DL 217/05;
* Risorse economiche in finanziaria, indirizzate al potenziamento degli organici.
* Rapporti con la Protezione Civile.
* Bilancio dell’ONA.
* Modello organizzativo del Corpo, nomine dei Dirigenti superiori e dei primi Dirigenti.
La discussione è stata ampia e partecipata e tutte le OO.SS. hanno avuto modo di evidenziare i loro orientamenti: per quanto ci riguarda, abbiamo ribadito posizioni già note da tempo, sulle quali abbiamo ricevuto risposte a volte soddisfacenti, a volte contraddittorie – soprattutto, laddove ancora si stenta a tracciare una netta linea di demarcazione con il passato – comunque, sempre in un clima sostanzialmente positivo rispetto alle chiusure, spesso pregiudiziali, registrate con la compagine politica di centro destra e con il precedente vertice del Dipartimento.
RELAZIONI SINDACALI: com’è noto, la riforma ha escluso dalle materie sottoposte alla contrattazione con le OO.SS. l’ordinamento (le carriere e non solo) ed altre materie determinanti del rapporto di lavoro, ha ridimensionato il ruolo del Sindacato ed ha permesso di scrivere un decreto attuativo, il 217/05, sui cui limiti ormai convengono tutti, anche coloro che, udite, udite, inizialmente non avevano nascosto il loro apprezzamento. Ebbene, sia per l’applicazione delle norme ormai, nostro malgrado, in vigore, che nell’ottica di procedere, quanto prima, alla loro necessaria rettifica, abbiamo chiesto al nuovo vertice politico ed amministrativo del Dipartimento di sottoscrivere un accordo tra le parti che, nelle more di un’eventuale modifica della legge 252/04 – in particolare all’art.2, sulle materie oggetto di negoziato e sulle modalità dello stesso – restituisca al Sindacato una piena capacità contrattuale sugli argomenti attinenti il rapporto di lavoro.
– La risposta dell’Amministrazione in tal senso è sembrata troppo vincolata alla necessità istituzionale di applicare rapidamente le norme dettate dal 217/05, una posizione comprensibile se espressa dal vertice amministrativo, il quale, non a caso sollecita la firma di una accordo sulle relazioni sindacali; molto meno comprensibile, quando viene assunta anche dal Sottosegretario, espressione di un nuovo vertice politico dal quale ci si aspettano politiche decisamente diverse dal passato, a partire dall’ammissione che la riforma non ha portato alcun miglioramento, né sul modello organizzativo del Corpo e sulla sua capacità di risposta ai bisogni dei cittadini e del Paese, tanto meno nei confronti delle aspettative economiche e professionali del personale. Discontinuità con il passato significa, tanto per cominciare, il coraggio di restituire al Sindacato il ruolo e la dignità che avevano e che tuttora gli competono. Questo ci aspettiamo, su questo misureremo la volontà di rilanciare la funzione sociale del Corpo e di valorizzare le donne e gli uomini che ogni giorno ne garantiscono il funzionamento.
FINANZIARIA E RISORSE PER GLI ORGANICI: vista l’imminenza della legge finanziaria, la CGIL ha chiesto un chiaro segnale di attenzione verso i Vigili del Fuoco che, oggi più di ieri, si concentra nell’esigenza unanime, dal centro alla periferia, di procedere con una netta inversione di tendenza rispetto al precedente Governo di centro destra – 1200 unità in cinque anni – ovvero, di porre come obiettivo programmatico di legislatura il raggiungimento degli standard europei, circa 45.000 unità: da un lato per garantire al cittadino un servizio puntuale ed efficace, dall’altro per dare un minimo di prospettiva anche ai tanti colleghi idonei al concorso pubblico per 184 VF (1998), al concorso per 173 VF discontinui (2001), ma anche a tutti coloro che non hanno avuto la possibilità di essere selezionati nei due concorsi succitati, in particolare, i discontinui che hanno cominciato a prestare la loro opera nel Corpo, appunto, dopo il 2001. In tal senso, abbiamo convenuto con la necessità di bandire un nuovo concorso, fermo restando che, nelle more dello stesso, sarà prioritario procedere con l’esaurimento della graduatoria del 184 e con lo scorrimento di quella del 173, ergo, è urgente che queste graduatorie – scadranno a fine anno – vengano urgentemente prorogate.
– Nelle risposte del Sottosegretario e del Capo Dipartimento abbiamo apprezzato la richiesta avanzata al Governo di 3.000 unità di potenziamento degli organici, indirizzati prevalentemente all’assorbimento del precariato, così come l’assicurazione di continuare ad assumere gli idonei delle due graduatorie suddette, anche se continua a persistere qualche attenzione di troppo, secondo noi, verso i concorsi riservati agli ex ausiliari del 2004 e 2005. Concorsi verso i quali, è bene rammentare, sono state avanzate richieste di chiarimento, all’allora Ministro Pisanu, per gli aspetti di dubbia costituzionalità rappresentati da un bacino tanto ristretto di concorrenti, non solo dalla CGIL, ma anche dalle forze politiche di opposizione che oggi sono al Governo.
PROTEZIONE CIVILE: non è certo una novità che, secondo la CGIL, ci sia da recuperare il rapporto dei Vigili del Fuoco con il Dipartimento della Protezione Civile e, più in generale, ma non meno importante, con le Istituzioni Territoriali e con il Volontariato. Senza presunzione e prevaricazioni è necessario riprendere il percorso di integrazione nel sistema complesso di protezione civile ed in piena armonia con le altre componenti, a partire dalla condivisione di specifici percorsi formativi, di procedure operative e gestionali e, infine, laddove se ne creeranno le condizioni, anche di precise responsabilità direzionali.
– Per questo apprezziamo, senza mezzi termini, gli orientamenti del Sottosegretario e del Capo Dipartimento, poiché ci sembrano assolutamente coerenti, non solo con la nostra impostazione, ma soprattutto con la volontà di fornire al Paese, visti i rischi antropici ed ambientali a cui è esposto ordinariamente, un modello organizzativo ancora più efficiente ed efficace.
BILANCIO DELL’ONA: abbiamo, in questo caso, in piena sintonia con tutte le OO.SS. presenti, richiesto al Capo Dipartimento ed al Sottosegretario un intervento autorevole, quanto decisivo, affinché tornino nelle casse dell’ONA i circa 6 milioni di Euro – derivanti dalle quote prelevate dai servizi a pagamento dei VVF – che l’ex Ministro della “finanza creativa” Tremonti aveva utilizzato per fare cassa, a spese dei Pompieri. E’ stato anche sottolineato quanto sarebbe difficile comprendere un rifiuto da parte del nuovo Ministro – di un governo di centro sinistra – a rendere il maltolto, a maggior ragione, se si considera che tali risorse sono indispensabili per far funzionare un Ente, l’ONA, che si occupa di attività assistenziali nei confronti del personale.
– Il Sottosegretario ed il Capo Dipartimento hanno assicurato alle OO.SS. il loro impegno, affinché il recupero delle risorse finanziarie spettanti all’ONA possa avvenire in tempi brevissimi, nel contempo ci è stato comunicato l’avvenuto recupero di 3 milioni 640 mila Euro, relativo alle AIB del 2005, per cui, quanto prima, verranno saldate le competenze al personale interessato.
DIRIGENTI E DIRETTIVI: fermo restando quanto fin qui esposto, per le parti di comune pertinenza con l’Area di rappresentanza del personale, la CGIL ha sottolineato, per l’ennesima volta, le criticità relative alla nomina dei primi Dirigenti e dei Dirigenti Superiori, nonché all’individuazione ed attribuzione dei relativi incarichi. In particolare, abbiamo ribadito l’esigenza di correggere gli effetti negativi di quei provvedimenti e l’urgenza di aprire un apposito tavolo di confronto che individui le possibile soluzioni e le intrecci con l’inderogabile revisione del modello organizzativo centrale e periferico del Corpo, non solo per la dirigenza tecnica, ma anche per quella prefettizia e di ragioneria.
– Anche su questo argomento, la disponibilità a riaprire una specifica discussione di merito è stata vincolata alla stipula dell’accordo sulle relazioni sindacali.
In conclusione, non possiamo che confermare il giudizio che avevamo azzardato nel precedente incontro del 3 luglio u.s.: luci ed ombre sul prosieguo della discussione! Mancano ancora molte risposte: sui tempi delle stesse e, soprattutto, sulla loro qualità, baseremo il nostro giudizio e la nostra iniziativa politica e sindacale.

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL VVF
Adriano Forgione

 

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