Nota di CGIL FP (Fabrizio Fratini) CISL FP (Daniela Volpato) UIL FPL (Giovanni Torluccio) inviata alle strutture regionali e territoriali della categoria.
A seguito dell’importante risultato ottenuto con la firma di pre-contratti in diverse strutture sanitarie private di alcune regioni la spaccatura interna all’Aiop si è aggravata, minando ulteriormente la posizione del livello nazionale dell’associazione.
Il perentorio ultimatum inviato dal Presidente nazionale, che ordinava a tutte le strutture sanitarie associate Aiop di non sottoscrivere (o meglio “respingere”) la nostra proposta unitaria di pre-contratto, ricorrendo anche al richiamo agli obblighi statutari, si è rivelato per quello che era: un segnale di debolezza rispetto alla tenuta della linea nazionale.
Infatti là dove l’azione di lavoratori e sindacato, confortati anche dal sostegno di opinione pubblica e cittadini, è stata incisiva, convinta, pressante e fortemente veicolata per via mediatica alcuni gruppi proprietari hanno preferito sottoscrivere il rinnovo del contratto, con relativi arretrati anni 2006 – 2007 – 2008 – 2009, che i nostri colleghi stanno aspettando da ben 49 mesi.
Il fronte del No, che Aiop ha costruito in tutto il Paese con il chiaro e palese obiettivo di “usare i tempi del contratto nazionale per non pagare l’intero periodo di arretrati ai lavoratori”, è stato rotto. Gli accordi raggiunti confermano la validità del percorso sindacale condiviso unitariamente e dimostrano che è possibile sconfiggere i datori di lavoro, proprio in casa loro nelle singole strutture sanitarie nonostante le minacce di espulsione dell’Aiop nazionale.
Si tratta di risultati, per nulla scontati solo un mese fa, molto importanti dal punto di vista strettamente sindacale ma ancora troppo limitati sotto il profilo numerico.
La nostra mobilitazione nelle strutture sanitarie deve essere realizzata dovunque con quella stessa convinzione che ha animato i nostri dirigenti nelle strutture sanitarie che hanno sottoscritto il pre-contratto, motivando e organizzando iniziative sindacali e mediatiche insieme ai lavoratori, realmente in grado di mettere alle strette le proprietà delle cliniche e di costringerle alla sottoscrizione dei pre-contratti.
La posta in gioco in questa vertenza è molto alta: non è in discussione solo il diritto al rinnovo del contratto di lavoro ma il rispetto e la difesa di regole e diritti più generali di lavoratori e sindacato. Per questi motivi è strategicamente opportuno e necessario, oggi più che mai in sanità privata, dimostrare organizzazione, presenza, determinazione e sinergia del più grande sindacato unitario confederale europeo. Un messaggio chiaro e forte sia nei confronti dei grandi gruppi proprietari di sanità privata e sia nei confronti della politica regionale completamente assente, che non è mai intervenuta e non interviene a favore dei diritti dei lavoratori ma sarà prontissima a chiederne i voti alle prossime elezioni.
Dobbiamo aumentare l’attenzione politica, migliorare l’impegno organizzativo e continuare il nostro percorso di mobilitazione, presenti dentro le aziende a fianco dei nostri colleghi di sanità privata che devono sentire e vedere i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil in prima linea.
Nessuno escluso ma tutti segretari, operatori, dirigenti e delegati sindacali devono sentirsi impegnati e coinvolti in questa delicata vertenza, magari concentrando tutte le nostre sinergie unitarie disponibili nelle strutture più significative della sanità privata del proprio territorio.
La settimana dal 19 al 23 ottobre 2009
Organizziamo delle azioni di disturbo
degli interessi particolari dei datori di lavoro soprattutto
con attacco all’immagine dell’azienda
nelle aziende private più significative del territorio,
insieme a tutti i dirigenti e operatori regionali e territoriali in prima linea presenti.
Nel frattempo proseguiamo con le iniziative già in corso, in particolare con l’organizzazione di:
PROSEGUIAMO IL PERCORSO DI MOBILITAZIONE