Comunicato Stampa CGIL nazionale, FP CGIL nazionale FP CGIL Medici nazionale
Il Disegno di Legge in tema di attività libero professionale intramuraria e di esclusività del rapporto di lavoro dei medici, che ci è stato illustrato questa sera, contiene un’ulteriore proroga dei termini per il rientro in azienda della libera professione, che si somma alle numerose precedenti.
Si evidenzia così un problema politico assai serio: la maggioranza delle Regioni non ha voluto, fino ad ora, regolare positivamente il rientro nelle aziende pubbliche della libera professione esercitata all’esterno; ed è certamente questa una responsabilità grave, che ha determinato una situazione inaccettabile sotto il profilo della trasparenza e della gestione delle liste di attesa.
Il DdL risolve una parte di questi problemi, in particolare può rendere più trasparenti e fluide le modalità di accesso ai servizi, di prenotazione, di riscossione degli onorari e di controllo dei volumi di attività.
Inoltre, la possibilità che il DdL offre alle aziende di reperire spazi esterni ove svolgere l’attività intramoenia, nel caso sia impossibile reperire tutti gli spazi all’interno, può essere una soluzione, a condizione che quegli spazi, acquistati o in locazione, siano direttamente gestiti dall’azienda. Mentre il previsto e discutibile ricorso a convenzioni deve essere comunque limitato strettamente ai dodici mesi di tempo di proroga concessi alle regioni e riguardare solo strutture accreditate e non singoli studi privati dei medici.
In questo senso abbiamo chiesto precise modifiche al DdL.
Allo stesso modo, abbiamo chiesto di cancellare la parte del DdL che interviene per via legislativa su materia che deve essere di competenza strettamente contrattuale, come nel caso della remunerazione dell’esclusività del rapporto di lavoro dei medici.
E sempre su questo aspetto – sul quale la Cgil storicamente si batte, affinché sia prevista per tutti i medici – la norma, compie un passo significativo in avanti, anche se deve essere esplicitamente previsto che essa riguardi ogni posizione che comporti responsabilità gestionale.
Roma. 10 maggio 2007