E’ uno strumento importante per riorganizzare il sistema e rendere più efficiente l’erogazione dei servizi sanitari.
Comunicato Stampa di Rossana Dettori Segretaria Nazionale Fp Cgil Sanità
Apprendiamo stupiti che il Ministro del Welfare Sacconi non è più strenuo sostenitore della contrattazione integrativa, di quel sistema di relazioni contrattuali, cioè, che l’intero Governo a parole dichiara di voler valorizzare quale strumento determinante per la rimessa a funzionalità e per la razionalizzazione dell’intera pubblica Amministrazione.
Le sue dichiarazioni ed alcuni atti unilaterali avanzati dal suo Dicastero prefigurano, infatti, un vero e proprio tentativo di sospensione della contrattazione integrativa, regionale ed aziendale, a cominciare da quelle Regioni sottoposte a piani di rientro. Una vera e propria contraddizione in termini: si intende rinunciare allo strumento che più di altri indirizza risorse contrattuali per premiare merito ed efficacia dei servizi sanitari a partire proprio da quelle realtà regionali che, per le loro riconosciute difficoltà, necessitano di investimenti in quella direzione.
Un’operazione che rischia di produrre effetti esattamente contrari a quelli che a parole si dichiara di perseguire.
Vi sono, poi, due ulteriori considerazioni di merito su questa indicazione del Governo.
La prima attiene alla correttezza nei rapporti con il Sindacato: ci sono accordi precisi sottoscritti con i Governi precedenti che su questo particolare punto affermano la necessità di non sospendere assolutamente nessuna attività di contrattazione integrativa nelle Regioni sottoposte a piani di rientro.
La seconda è che le risorse utilizzate per la contrattazione integrativa sono provenienti direttamente dal Contratto Nazionale di Lavoro, senza, quindi, nessun particolare aggravio per i bilanci regionali.
Sarebbe opportuno che il Ministro Sacconi riprenda un po’ di fiato e prima di continuare a dichiarare giornalmente questa o quella soluzione per questo o quel problema apra un doveroso confronto a tutto campo con le organizzazioni sindacali del Comparto.
Roma 24 Giugno 2008.