Roma, 7 luglio 2008
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Ministero
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
Abbiamo indetto, insieme a CISL e UIL, lo stato di agitazione del personale del Ministero.
Vi inviamo il comunicato unitario.
Riteniamo che questo sia il primo passo di una vertenza che dovrà vedere anche il personale degli Uffici Centrali e periferici della Pubblica Istruzione schierato a difesa dei propri diritti e salario e del diritto dei cittadini all’ istruzione, che il decreto mette a rischio.
Il Decreto Tremonti taglia, infatti, indiscriminatamente fondi al Ministero ed alla Scuola pubblica, quando sarebbero necessari investimenti.
Tutto ciò, oltre ad avere conseguenze gravi sui lavoratori degli Uffici, renderà ancora più difficile esercitare il diritto all’istruzione pubblica da parte degli alunni e delle loro famiglie.
Per assicurare a tutti questo diritto costituzionalmente garantito servirebbe invece una riforma seria ed un piano di investimenti: gli Uffici Scolastici Provinciali sono sul punto di chiudere perché mancano le persone per farli funzionare e perché, in molti casi, non si rispettano le più elementari norme sulla sicurezza.
Ai 140.000 posti di lavoro che si tagliano nella scuola tra docenti e personale ATA si aggiunge l’inasprimento del blocco delle assunzioni ed il taglio degli organici e delle spese di funzionamento degli uffici dell’Amministrazione.
E’ necessario, attraverso assemblee ed iniziative unitarie e delle RSU, informare oltre alle lavoratrici, ed ai lavoratori, tutti gli utenti dei nostri Uffici che questo decreto rende ancora più difficile il lavoro dei dipendenti della P.I. e che, di fatto, il provvedimento, con l’alibi di colpire i “pubblici dipendenti fannulloni”, va contro i cittadini, non tagliando le spese inutili ma i diritti di tutti.
FP CGIL P.I.
Angelo Boccuni