Domani 24 marzo ricorre il 65° anniversario dell’eccidio della Fosse Ardeatine a Roma.
Nel 1944, come rappresaglia ad un attacco dei partigiani ad una colonna di soldati nazisti in Via Rasella a Roma, nel quale morirono 33 soldati tedeschi, i comandanti delle SS ordinarono di uccidere dieci italiani per ogni soldato tedesco ucciso nell’agguato.
Il giorno successivo, il 24 marzo appunto, 335 uomini (5 in più rispetto a quanto stabilito) furono uccisi alle Fosse Ardeatine, ognuno con un colpo alla nuca, molti vennero prelevati dal carcere di Regina Coeli, in prevalenza detenuti perchè antifascisti, e dal comando di via Tasso, 50 furono selezionati e consegnati agli assassini dal questore fascista Caruso.
Le gallerie della cava di pozzolana dove le vittime furono condotte per essere trucidate, furono poi chiuse dalle SS che ne fecero esplodere le entrate, con l’intento di seppellire e nascondere per sempre la strage.
Per ricordare l’eccidio a Roma, nei Municipi romani e in tutta Italia, oltre alle celebrazioni ufficiali, sono previsti incontri con i giovani, percorsi della memoria, iniziative nelle scuole, concerti.
Roma, 23 marzo 2009