Roma 30 giugno 2006
Al Dott. M. Morcone
Capo Dipartimento dei VVFSPDC
Al Dott. Ing. Giorgio Mazzini
Capo Dipartimento Vicario
IGC Corpo Nazionale VVF
E p.c. Al Dott. Francesco Raiola
Direttore Centrale AA.GG.
Oggetto: Opera Nazionale e funzioni dirigenziali prefettizie.
Egregio Capo Dipartimento,
questa Organizzazione Sindacale è venuta a conoscenza di un decreto ministeriale (del 4 agosto 2005, ma solo attualmente inviato alla verifica degli Organi di controllo) con cui sembra siano state individuate ulteriori posizioni dirigenziali prefettizie nell’ambito del Dipartimento VVFSPDC, tra le quali, spicca l’affidamento, a partire dal 1° marzo c.a., dell’incarico di responsabile del raccordo tra ONA e CNVVF ad un Vice Prefetto Aggiunto.
Sfugge la ragione per cui, all’incarico di Presidente dell’ONA cui è preposta la S.V. ed a quello del Direttore Centrale per gli Affari Generali – quest’ultimo, con precise competenze in ambito assistenziale – si debba aggiungere una nuova posizione dirigenziale, oltre tutto con attribuzioni, né chiare, tanto meno necessarie, a maggior ragione, considerato che l’Ente in parola, essendo nell’alveo del diritto privato, esercita le proprie funzioni a seguito di delibere emanate, nel totale rispetto del proprio Statuto, da un proprio Consiglio di Amministrazione attualmente composto da ben 11 dirigenti e da 4 rappresentanti designati dalle OO.SS..
La suddetta decisione è motivo di sconcerto e contrarietà, sia perché, più in generale, sembra ampliare un numero già particolarmente elevato di funzioni dirigenziali centrali – altro che decentramento! – sia perché sembra voler consolidare un controllo più diretto sulle attività propria dell’Opera, anche delegittimando ed emarginando posizioni “scomode” espresse all’interno del C.d.A., così come è avvenuto nell’ultima riunione, dopo alcune decisioni assunte in totale autonomia dalla S.V., nonostante la contrarietà della scrivente, poiché tali decisioni erano in contrasto con le strategie precedentemente assunte riguardo l’ONA.
Il sospetto di un’operazione poco chiara trova ulteriore conferma nel fatto che il suddetto dirigente prefettizio – ed i componenti del suo staff – “occuperanno” fisicamente la sede dell’Opera, visto che i locali individuati per la loro sistemazione logistica rientrano tra quelli già a disposizione dell’Ente, ovvero, verranno notevolmente ridotti gli spazi disponibili per gli attuali addetti, già oggi insufficienti, con inevitabili ripercussioni sul corretto e puntuale adempimento delle funzioni dell’Ente.
Purtroppo ed in conclusione, dobbiamo registrare, per l’ennesima volta, l’assoluto spregio che la S.V. ha nei confronti degli interlocutori sindacali, si tratti di negoziare questioni del Corpo nella sua complessità, piuttosto che dei rappresentanti nel C.d.A. dell’Opera, tuttavia, Le chiediamo, comunque, di rivedere il provvedimento in parola, permanendo il quale, saremmo costretti ad assumere autonome iniziative di parte.
Distinti saluti.
I Rappresentanti C.d.A. ONA F.P. C.G.I.L. VV.F.
V. Santoro – G.Prando