Da alcuni giorni si è insediato il nuovo Direttore Generale del personale, Dr. Antonio Coccimiglio che sostituisce il Dr. Silvio Criscuoli in pensione dall’1 febbraio.
Al nuovo Direttore Generale sottoporremo le questioni ancora non risolte che parte politica ed Amministrazione si sono da tempo impegnate con le Organizzazioni Sindacali ad affrontare, ad oggi senza alcun risultato:
* Convocazione del tavolo, promesso dal Ministro, di informazione e confronto sull’attuazione del Titolo V della Costituzione relativamente alle competenze sull’istruzione, attuazione che genera nel personale forte preoccupazione per il futuro ed estremo disagio nell’affrontare le attività per l’apertura del prossimo anno scolastico (carenza di organico e di risorse economiche anche per le normali spese di funzionamento);
* Decreti di organizzazione degli Uffici periferici attualmente abbandonati a se stessi, in alcuni casi senza Direttori Regionali, per non parlare dei posti dei dirigenti scoperti per la metà dell’organico;
* Rispetto degli impegni assunti a concludere entro marzo la correzione delle prove scritte del corso concorso per il passaggio dall’ex area B all’ex area C, su cui si sono accumulati forti ritardi che rischiano di compromettere i sacrifici compiuti fino ad oggi dai partecipanti;
* Predisposizione delle graduatorie nazionali degli idonei delle procedure di riqualificazione già ultimate, previste dall’Integrativo di Ministero;
* Assunzioni dei vincitori dei concorsi esterni, molti dei quali conclusisi da tempo, assunzioni che potrebbero dare un primo segnale di potenziamento del personale in periferia ormai ridotto “all’osso”;
* Sollecito agli organi di controllo sul rispetto dei tempi di certificazione dell’ipotesi di accordo sulla seconda parte del FUA 2008, per recuperare il ritardo accumulato, non certo per responsabilità del Sindacato, sulla contrattazione della produttività (solo dopo la certificazione infatti sarà possibile avviare le contrattazioni di posto di lavoro che, ormai, si riferiscono alle attività di due anni fa);
* Confronto sulla circolare applicativa per i passaggi all’interno delle aree previsti nell’ipotesi del FUA 2008, per consentirne una veloce attuazione;
* Apertura del confronto sul FUA 2009.
Sulle questioni che riguardano prevalentemente la parte politica da tempo abbiamo chiesto un incontro al Capo dipartimento.
Come FP CGIL continuiamo, quindi, a chiedere il rispetto degli accordi sottoscritti e degli impegni assunti dall’Amministrazione, non solo per migliorare le condizioni di lavoro e di conseguenza il servizio pubblico fornito, ma soprattutto per fare finalmente chiarezza sull’organizzazione di quest’Amministrazione e sul futuro del suo personale.
In mancanza di risposte sarà necessario avviare iniziative adeguate che proporremo a tutti i lavoratori del Ministero, dopo aver consultato anche le altre Organizzazioni Sindacali, per un eventuale percorso unitario.
In questa fase, ci sembra però che per alcuni sindacati l’attività principale sia quella di proporre al personale ricorsi, piuttosto che soluzione ai gravi problemi da affrontare.
Ricorsi che spesso stridono con i contratti di lavoro e gli accordi sottoscritti dalle stesse sigle sindacali (retrodatazioni, equiparazioni a Ispettori ad esaurimento per i C3, indennità di Amministrazione ecc., ecc.).
A tale proposito abbiamo saputo che da giorni circola negli Uffici una richiesta per la corresponsione dell’indennità di amministrazione sulla tredicesima mensilità.
Tale richiesta sarebbe avvalorata da quanto è scritto nell’allegato B del CCNL del 16.05.1995 e addirittura in un DLCPS n. 263 del 1946.
Relativamente al DLCPS riportiamo uno stralcio della sentenza della Corte di Cassazione Sez. Un. n. 14698 del 13 luglio 2005 (non è l’unica) che nel respingere un ricorso su richiesta analoga dice: “L’art. 7 D.L.C.P.S. n. 263 del 1946 non contiene alcuna previsione di onnicomprensività della tredicesima mensilità. Si desume pertanto che il trattamento economico “complessivo” a cui si fa riferimento non è tale in senso assoluto……”
La ripartizione su 12 mesi, invece che su 13, poi, è stabilita dal Contratto Nazionale di Lavoro, che ha reperito i soldi necessari da destinare a tale indennità prendendoli da quelli complessivi per il rinnovo del Contratto.
Pertanto, solo con un nuovo contratto nazionale di comparto si potrebbero eventualmente destinare a tutti parte delle nuove risorse contrattuali per la tredicesima sull’indennità di amministrazione.
Per fare questo, però, sarebbe anche necessario che, invece di proporre ricorsi, anche gli altri Sindacati chiedessero al Governo, insieme alla FP CGIL, risorse economiche adeguate e non firmassero accordi separati che invece tali risorse riducono!!
Inoltre, perseguire la strada dei ricorsi che si rivolgono a gruppi limitati di persone, oltre a creare false aspettative, accentua le disparità di trattamento giuridico ed economico e comunque ricade sui lavoratori.
A tale proposito ricordiamo, per esempio, la vicenda del ricorso sulla retrodatazione della decorrenza per gli inquadramenti delle ultime riqualificazioni che:
* va ormai avanti da 5 anni e non è ancora conclusa;
* ha visto gruppi di ricorrenti vincere e altri no;
* vede oggi il MEF pretendere dal FUA del Ministero il recupero delle somme per la corresponsione degli arretrati ai vincitori.
Pertanto, pur assicurando consulenze legali a livello territoriale su tali questioni a chiunque ne faccia richiesta, come FP CGIL riteniamo che tra i compiti di una Organizzazione Sindacale ci sia soprattutto quello di occuparsi del rispetto delle regole e dei contratti, e di tutelare sia sul piano economico che su quello della professionalità e del lavoro il personale, cercando di ottenere risultati utili per tutti.
Roma, 11 febbraio 2010
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni