Mipaaf: Lettera aperta al Ministro Zaia

18 Luglio 2011

Lettera aperta al Ministro Zaia

Roma, 4 ottobre 2009

Al Capo di Gabinetto del Mipaaf
Dott. Giuseppe Ambrosio

All’Ispettore Generale Capo dell’ICQ
Dott. Giuseppe Serino

 

Egregio Signor Ministro,

la situazione che si è venuta a creare, per la mancata restituzione delle somme tagliate al nostro Fondo Unico – indispensabile per remunerare la produttività – e quelli al bilancio, ci preoccupano molto, sia per il 2009 ma anche per l’anno a venire e richiedono che si faccia una attenta, puntuale analisi dei problemi che stanno ricadendo sul personale, in una visione sistemica.

Certo, Le riconosciamo il merito di aver chiesto al Ministro Tremonti di provvedere ad inserire un emendamento in Finanziaria per la restituzione delle somme tagliate al nostro Fondo Unico. A noi è ben noto, però, che il Ministro Tremonti ha finora risposto negativamente ad analoghe richieste formulata da altri ministri.

Nel dicembre scorso Lei, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare con la quale si chiedevano informazioni sull’assetto dell’ICQ e del Nucleo agroalimentare del CFS, rigettò la proposta in quanto il ruolo dell’ICQ deve essere centrale in funzione delle necessità di coordinamento in materia di controlli nei settori agroalimentari, specificando altresì che l’aspettativa dei lavoratori ministeriali per l’accorpamento deriva dalla profonda differenza tra la nostra remunerazione e quella dei funzionari del CFS, con i quali sempre più spesso si collabora in affiancamento per assolvere a compiti del tutto analoghi. Cosa che è prevedibilmente sfociata in un profondo malcontento del personale.

Lei stesso, in quell’occasione, riteneva opportuno rivedere l’importo dell’indennità BSE – istituita nel 2001 e mai adeguata alla svalutazione verificatasi – reperendo la relativa copertura finanziaria dal miglioramento dell’efficienza e dai maggiori incassi dalla riscossione delle sanzioni.
Ritenendo condivisibile la soluzione prospettata ci chiediamo come questo obbiettivo sia perseguibile quando anche l’ultima Legge finanziaria ha comportato tagli importanti e generalizzati al bilancio del Ministero. Ne sono immediatamente derivati problemi di liquidità, sia per l’attività del personale ispettivo sia (per esempio) per garantire il necessario ricambio delle autovetture di servizio (soggette a rapida usura considerata la notevole percorrenza giornaliera, anche di diverse centinaia di chilometri) mentre ci chiediamo a quale logica risponda addirittura il taglio del 30% dei capitoli necessari per il pagamento degli affitti delle sedi. Sconcertante!

Va da sé che tutto ciò comporta una minore attività ispettiva e, conseguentemente, una minore attività sanzionatoria, con minori introiti per le casse dello Stato, senza contare i danni per quel che riguarda la tutela dei diritti dei cittadini/consumatori.

Per quanto riguarda il personale, non dimentichiamo che con la Legge Finanziaria 2006 è stata abrogata l’indennità di missione (ripristinata solo per alcune amministrazioni), che compensava in parte il disagio dell’attività ispettiva esterna con una piccola somma.

L’abrogazione della predetta indennità, che non ha portato alcun risparmio per le casse dello Stato ma ha demotivato i lavoratori – toccando molto direttamente le loro tasche – sommato a tutte le altre questioni, ha generato un profondo e diffuso malcontento e, pertanto, considerandola ingiusta, in più occasioni ne abbiamo chiesto il ripristino, al Ministro Alemanno prima e al Ministro De Castro poi, ed anche a Lei, nel dicembre scorso, in base ad una proposta formulata in sede di contrattazione nazionale.

Ci è ben noto che l’attività istituzionale dell’ICQ è spesso garantita solo dalla buona volontà di tanti, e abbiamo sempre detto, in sede di discussione sull’ennesimo “riordino” dell’ICQ – al di là della nostra opposizione ad una riforma che ha prodotto solo tagli sul personale, riportando la dotazione organica a quella del 2001 – che la riforma non può produrre miglioramenti se non viene accompagnata da adeguate risorse economiche, formazione, strumenti, ecc., pensando però, già in quella occasione, che non si sarebbero messe a disposizione risorse aggiuntive.

Lei fa tanto vociare sul concetto di sicurezza, parla spesso pubblicamente del concetto che la sicurezza alimentare è preminente rispetto ad altri interessi del mondo agricolo, ma non spende una sola parola nel momento in cui il personale dell’ICQ è costretto ad operare con difficoltà ed è considerato dal governo solo un costo da tagliare.

Noi apprezziamo lo spirito con il quale Lei insiste pubblicamente sul concetto di sicurezza alimentare, dispiace però che non vi sia conseguenza sul piano del necessario potenziamento delle attività ispettive sul territorio e che il personale dell’ICQ, di elevata professionalità, che produce circa 30000 controlli all’anno, sia il più penalizzato da incomprensibili politiche di tagli, al punto da non poter quasi più garantire l’attività ordinaria nell’ultimo periodo dell’anno, che si caratterizza per lo svolgimento di due campagne, quella vinicola e quella olearia, che richiedono agli uomini dell’ispettorato uno sforzo maggiore di presenza sul territorio, in quanto è questo il momento in cui si concentrano le produzioni dei due settori citati e in cui gli operatori disonesti creano le condizioni ed effettuano la gran parte delle frodi legate a questi comparti produttivi.

Nel ricordarLe che alla logica dell’indennità di missione si è sinora ovviato parzialmente con le sole risorse del FUA (causando di conseguenza un abbassamento del rendimento economico del salario accessorio a tutti i lavoratori), ci chiediamo se non sia giunto il momento di individuare soluzioni straordinarie, e quindi nuove risorse, finalizzate al potenziamento delle attività ispettive con il ripristino dell’indennità di missione ed al recupero della ingiustificabile sperequazione esistente tra il personale ICQ e il personale CFS, tramite un incremento dell’indennità BSE.

Su questo Le chiediamo pertanto un impegno preciso, sul quale misureremo la capacità effettiva di intervento di questa Amministrazione in un settore così delicato e importante.

p. la FP CGIL Nazionale
Savino Cicoria

 

 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto