Si è svolta oggi, a Palazzo Esercito una riunione, presieduta dal Col. Fabio Giambartolomei, Capo dell’Ufficio OO.FF., nel corso della quale lo Stato Maggiore Esercito ha informato le OO.SS. Nazionali in merito al progetto di riorganizzazione dell’ Area Infrastrutturale della Forza Armata.
Il progetto presentato dallo SME, la cui genesi sarebbe originata dalla “necessità di una maggiore potenzialità in virtù della crescente politica sulle Infrastrutture”, è così sintetizzabile:
– riordino organizzativo:mantenimento dell’ Ispettorato alle Infrastrutture, che in base alle previsioni del D.Lgs. 253/2005 avrebbe dovuto essere soppresso al 31.12.2008;
– costituzione del IV Reparto Infrastrutture di Bolzano attraverso la riconfigurazione dell’attuale Sezione Staccata, nel quadro dell’Accordo di Programma tra A.D. e Provincia Autonoma;
– soppressione della Sezione Staccata di Verona, con il conseguente reimpiego del personale civile (oltre 40 unità attualmente impiegate);
– riordino delle dotazioni organiche: corposa riduzione delle professionalità ex C1, che passerebbero da n. 379 a n. 334 posizioni complessive, con un taglio di 45 posti in organico;
– attribuzione dell’ incarico di Capo Ufficio Amministrativo a personale militare (Ten. Col/Magg) e, in sostituzione, la previsione di un nuovo incarico, quello di “Consulente giuridico legale”, ricoperto da un profilo ex C3 – Direttore di Amministrazione.
In merito a quanto sopra, abbiamo unitariamente espresso le seguenti considerazioni:
1. forti perplessità circa la opportunità di avviare in questo momento la riorganizzazione di una area così importante della F.A. mentre risulta essere al lavoro una Commissione, recentemente insediata dal Ministro La Russa, impegnata ad elaborare, entro il mese di luglio p.v., una proposta di “revisione del modello di Difesa e dell’organizzazione del Dicastero nel suo complesso”;
2. una grande preoccupazione per la prevista soppressione della Sezione Staccata di Verona, stante la situazione complessiva di impiego degli Enti Difesa di quella Città e Provincia;
3. un marcato ed esplicito dissenso rispetto alle proposte di riordino delle dotazioni organiche, atteso che la combinazione tra il taglio di 45 posizioni ex C1 e l’attribuzione a professionalità non civili dell’incarico di Capo Ufficio Amministrativo configurano, nei fatti, una evidente condizione di “decivilizzazione”, che, ovviamente, non può essere accettata e che si porrebbe in evidente controtendenza rispetto agli impegni reiteratamente assunti dai Vertici Politici e Militari dell’A.D.
Per quanto sopra, abbiamo rappresentato allo SME la necessità di un ripensamento e abbiamo ritenuto opportuno proporre un ulteriore momento di approfondimento, già fissato in agenda per giovedì 12 marzo p.v., anticipando che,nel caso in cui dovesse ancora confermarsi una differenza di posizioni, la questione non potrebbe che essere rinviata al tavolo politico.
Nelle more della predetta prossima riunione, lo SME, su nostra esplicita richiesta, si è altresì impegnato a sospendere l’applicazione, in fase sperimentale, dei nuovi organici dei Reparti Infrastrutture.
In occasione della riunione odierna, lo SME ha anche reso noto che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha formulato alcuni rilievi in merito alle tabelle organiche dei cinque Poli dell’Esercito recepite nei Decreti Interministeriali in itinere;
le obiezioni, in buona sostanza, consisterebbero nel fatto che le nuove previsioni organiche dei Poli non sarebbero del tutto in linea con il quadro disegnato dalla legge 133/2009.
A tal proposito, già nei prossimi giorni, il Gabinetto del Ministro fornirà al MEF una dettagliata risposta in merito ai rilievi formulati, che noi ci auguriamo servano a far approvare nel più breve tempo possibile l’adozione dei nuovi Decreti di struttura dei cinque Poli Industriali dell’Esercito.
Roma, 26 febbraio 2009
FP CGIL CISL FP UIL PA FLP DIFESA
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