ATTIVITA’ ISPETTIVA:
DAL PROCESSO BREVE ALL’ACCESSO BREVE
Il parlamento è impegnato da settimane nell’approvazione del cosiddetto “processo breve”. Nel Ministero del Lavoro ci si accontenta, molto più modestamente, di una circolare sull'”accesso breve”.
Ci riferiamo alla nota del 07/04/2011 della Direzione dell’Attività Ispettiva avente ad oggetto la programmazione dell’attività di vigilanza per l’anno 2011.
Nella sintetica nota si evidenza in neretto che lo sconosciuto istituto dell'”accesso breve” deve essere rivolto “esclusivamente all’accertamento delle fattispecie di lavoro in nero, senza allargare ulteriormente il campo di indagine alla situazione complessiva dell’azienda verificata”.
A tal proposito, data la nota nostra ignoranza in materia, ci sorgono spontanee alcune domande:
1. tale circolare è compatibile ed applicabile in riferimento alle nuove norme in materia di accesso ispettivo previste dal “collegato lavoro”?
2. l’ispettore del lavoro, nella funzione di ufficiale di polizia giudiziaria, se rileva un reato, come deve procedere?
3. l’ispettore del lavoro, nella sua funzione di garante della parte debole del rapporto di lavoro, può non sentire i lavoratori presenti in azienda?
4. l’accesso breve ha precedenza sulle Richieste di Intervento?
5. ci chiediamo se l’istituto dell’accesso breve trova già cittadinanza nel software SGIL ;
Un’ultima curiosità:ci chiediamo: ma l’accesso breve quanti punti vale per il campionato Ministeriale? Vale più la conciliazione monocratica o l’accesso breve?
Al di là della facile ironia rimane prioritaria per questa O.S. la richiesta di un incontro urgente su tutte le tematiche relative alla attività ispettiva.
Roma, 20 aprile 2011
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo