Min. Lavoro e Politiche Sociali: odg assemblea DPL Roma

18 Luglio 2011

Nota Fp Cgil

 
Riitengo opportuno informarvi che ieri all’apertura dellla “Seconda Conferenza Nazionale sulla vigilanza in materia di lavoro” è stato distribuito l’Ordine del giorno dell’Assemblea della DPL di Roma (vedi allegato).

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Giuseppe Palumbo

 


RSU e Lavoratori della DPL di Roma
OO.SS. territoriali


Ordine del giorno 19 10 09 dell’Assemblea dei Lavoratori

 
 

I lavoratori della DPL di Roma, riuniti in data odierna in Assemblea, denunciano la gravissima situazione in cui operano gli uffici operativi della nostra Amministrazione, nei quali la carenza di personale Amministrativo ed Ispettivo sta causando gravissime criticità nel garantire i servizi alla cittadinanza.
Mentre gli Uffici di indirizzo politico e le Direzioni Generali di questo Ministero sono orientate a una continua richiesta di dati statistici da poter poi utilizzare a proprio uso e consumo, i lavoratori di tutte le imprese esistenti sul territorio, assistono basiti ad una progressiva mancanza di tutela dei loro diritti.
L’attività ispettiva sta diventando una testimonianza di essere in vita di un’Amministrazione, nata in teoria a tutela dei diritti dei lavoratori e che si sta progressivamente trasformando in un ufficio reclami quando se non peggio, di consulenza aziendale, secondo le indicazioni politiche cha vanno per la maggiore.
La direzione politica del Ministero, ha scelto da un lato di depauperare le risorse umane della DPL di Roma e degli altri Uffici operativi, privilegiando uffici ministeriali di relativo interesse operativo, dall’altra di trasferire vere e proprie competenze ai professionisti ed a organismi para-sindacali, incentivando la cancellazione dello Statuto dei Lavoratori in favore di un documento ridicolo chiamato Nuovo Statuto dei Lavori .
Un documento vacuo e proiettato completamente verso la tutela delle aziende e dell’iniziativa privata e che ridimensiona definitivamente i diritti dei lavoratori, riportando il nostro Paese a cento anni fa.
Oltre alle “faccine” e all’incentivazione delle conciliazioni monocratiche, questo Ministero sta scivolando verso una deriva autoritaria dove qualsiasi voce di dissenso viene controllata mediante un rigidissimo controllo gerarchico richiesto ai direttori degli Uffici, tesi a reprimere qualsiasi iniziativa ispettiva non programmata dal vertice politico. Aderiamo allo stato di agitazione proclamato il 13 ottobre scorso e sollecitiamo le OO.SS. ad organizzare una Assemblea cittadina volta a individuare forme di lotta e di pressione nei confronti dell’autorità politica e soprattutto a condividere il nostro disagio ed imbarazzo con l’intera collettività.

 

 
 

 
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