CHI TUTELA GLI ISPETTORI?
Sig. Ministro, Lei, recentemente, ci ha ricordato che l’azione ispettiva deve seguire la logica della protezione dei diritti fondamentali delle persona e dei lavoratori.
Naturalmente, quando si tratta di garantire i diritti dei lavoratori non possiamo che trovarci d’accordo, ma ci domandiamo nella categoria dei lavoratori rientrano anche gli Ispettori del Lavoro?
Poiché quasi quotidianamente Lei interviene su molti argomenti, a volte non proprio inerenti al suo dicastero, troviamo piuttosto strano che non abbia sentito la necessità di chiarire la posizione del Ministero rispetto agli attacchi subiti dagli Ispettori del Lavoro e alla conseguente messa in discussione del ruolo istituzionale degli organi ispettivi come garanti della legalità complessiva del mondo del lavoro senza la quale non può esservi sviluppo e futuro per il paese.
Per questi motivi ci permettiamo di chiederLe:
– a seguito della vicenda, apparsa sulla stampa nazionale, che ha riguardato l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia contro un “Suo” Ispettore non ritiene di dover intervenire a difesa dell’autorevolezza degli Uffici Territoriali del Ministero da Lei diretto e, naturalmente, della dignità di chi ogni giorno, con sacrifici personali, tenta di far rispettare la legge?
– è più importante mantenere buoni rapporti con gli alleati politici, che pretendere rispetto per i propri funzionari?
– a seguito delle numerose notizie di aggressioni, minacce ed insulti subiti dagli Ispettori del Lavoro e dai Funzionari Amministrativi, su tutto il territorio nazionale, non ritiene sia il caso di assumere una posizione ferma a difesa di chi ogni giorno si trova in prima linea nella lotta al lavoro nero e nell’azione di contrasto del fenomeno degli infortuni sul lavoro?
– Lei ha pensato a qualche forma di tutela, anche di tipo legale, da fornire agli Ispettori nei casi in cui si dovessero trovare coinvolti in denunce, chiaramente tendenziose, derivanti dalla loro azione istituzionale?
– non è, finalmente, venuto il tempo di predisporre una forma di assicurazione per la responsabilità civile che possa tutelare gli Ispettori del Lavoro e i Funzionari Amministrativi a fronte di una attività che diventa ogni giorno più complicata?
Se non verranno chiare risposte a queste domande, non potremo che comprendere il sentimento di “solitudine” che investe gran parte del personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Alle lavoratrici e ai lavoratori, tuttavia, diciamo che la CGIL non lascerà mai solo chi, ogni giorno, lavora per difendere la legalità in questo paese.
Roma, 4 aprile 2011
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
P.s.: I Direttori Generali per l’Attività Ispettiva e per l’Innovazione Tecnologica hanno “promulgato”, tramite circolare, che entro il 4 aprile 2011 deve essere “obbligatorialmente” utilizzato, su tuttto il territorio nazionale lo “SGIL”; a tale proposito vogliamo ricordare la circolare del 29 luglio 2009 della Direzione Generale per l’Innovazione Tecnologica e la Comunicazione – avente per oggetto: avviamento software applicativo per la vigilanza – che nell’ultimo capoverso dice:
“Si precisa che questa attività è assulutamente propedeutica all’utilizzo in esercizio della applicazione e pertanto deve essere svolta con cortese sollecitudine entro la data del 3 agosto 2009. A partire da tale data il sistema entrerà in produzione e gli Uffici non profilati non potranno utilizzarlo.”
Ci sembra che sia passato solo poco più di un anno e mezzo e molti problemi sono ancora irrisolti (ultima ora – ci risulta che in questo momento il software “SGIL” è ancora in manutenzione e pertanto non utililizzabile).