QUESTIONI DI INTERPRETAZIONI
Il 18 maggio abbiamo avuto un incontro con l’Amministrazione che ci ha presentato lo schema di regolamento da approvare con decreto presidenziale per l’attuazione dei tagli agli organici previsti dalla finanziaria e daL DL 112.
Nel testo del regolamento non ci sono novità per quanto riguarda le percentuali stabilite nelle norme e per quanto riguarda l’individuazione delle riduzioni presso gli uffici centrali.
Abbiamo comunque presentato delle osservazioni che a nostro avviso garantiscono in modo più attento il personale contrattualizzato.
In primo luogo abbiamo chiesto che nel dispositivo venisse individuata la dotazione organica complessiva del personale contrattualizzato non dirigenziale al fine di porre un limite ad eventuali incursioni da parte di altre componenti del governo e l’individuazione di strumenti più agili ed autonomi del DPCM per la spalmatura dell’organico nei diversi profili professionali.
Per quanto riguarda la dirigenza contrattualizzata, abbiamo chiesto il mantenimento del posto di funzione di livello dirigenziale generale di Direttore dei sistemi informatici, che nello schema è individuato tra quelli da tagliare, per garantire prospettive di avanzamento professionale diverso da quelle della carriera prefettizia.
A margine della riunione abbiamo colto l’occasione per riproporre talune questioni ancora non risolte:
* Straordinario nelle Questure: è questa una situazione paradossale, ci troviamo di fronte ad una interpretazione della norma sui sistemi di rilevazione automatica da parte della ragioneria centrale che sostiene che per le forze di polizia la limitazione non si applica. A nostro avviso l’interpretazione è molto forzata in quanto la norma è chiara e non prevede alcuna esclusione. Di conseguenza negli uffici la firma per il pagamento dello straordinario è responsabilità diretta del dirigente che ad avviso della suddetta interpretazione non sarebbe coperto dalla norma;
* Circolare disponibilità volontaria del personale di recarsi a L’Aquila: La recente circolare emanata nella materia ha al momento solo un valore ricognitivo al fine di conoscere eventuali disponibilità del personale a prestare temporaneamente servizio presso gli uffici dell’Aquila;
* Problematiche per il personale in L’Aquila: anche qui la situazione è indefinita, nonostante ci sia stato garantito un intervento presso il prefetto de L’Aquila per la riorganizzazione degli uffici, lo stato delle cose è molto confuso soprattutto per quanto riguarda la tutela delle posizioni dei lavoratori. Ci giungono infatti notizie, ed abbiamo segnalato la questione al Capo Dipartimento, che alcuni dipendenti civili rientrati nei propri uffici della Questura sarebbero stati considerati in ferie per il periodo 7/30 aprile. Abbiamo sottolineato con forza che tale situazione non è accettabile anche perché anche qui viene riproposta la questione di una amministrazione che non ha una visione univoca della gestione del personale. Inoltre, come già a suo tempo richiesto, abbiamo fatto presente la necessità che il Prefetto de L’Aquila, nella sua qualità di coordinatore delle attività delle funzioni centrali sul territorio, si faccia promotore nella conferenza permanente provinciale e regionale di un eguale trattamento per tutto i dipendenti pubblici di tutte le amministrazioni. Abbiamo anche chiesto di conoscere i motivi per i quali il pagamento delle 150 ore di straordinario procapite, stanziate con ordinanza di protezione civile, non è ancora avvenuta, ci è stato spiegato che trattandosi di straordinario, per motivi formali di bilancio, la corresponsione degli emolumenti avviene in una fase successiva. In relazione allo stanziamento straordinario di mille euro per gli operatori di P.S., è una iniziativa assunta dal Capo della Polizia che ha attinto al Fondo di assistenza per la Polizia di Stato. Come amministrazione civile non abbiamo il Fondo ma il Capo Dipartimento si è attivato con il servizio assistenza e con il Prefetto de L’Aquila per acquisire le istanze di alcune situazioni di maggiore sofferenza a cui verrà attribuito un contributo. Anche qui potete rilevare la dualità che esiste in questa amministrazione.
In chiusura di riunione ci siamo sentiti di dover sottolineare l’aspetto che da tempo ormai non esiste una politica del personale che sia in grado di affermare l’unità di intenti della amministrazione e che ci costringe a rincorrere iniziative assunte unilateralmente da altre componenti del Ministero sostenute sempre da interpretazioni favorevoli.
COME SI DICEVA NEL TITOLO E’ UNA QUESTIONE DI INTERPRETAZIONE!
Il coordinatore nazionale
FP–CGIL Ministero Interno
Fabrizio Spinetti