Roma, 11 giugno 2009
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
On.le Altero Matteoli
ROMA
e p.c. Al Direttore Generale del Personale
Dott. Alberto Migliorini
ROMA
Le scriventi OO.SS. chiedono un urgente incontro con la S.V. sui seguenti argomenti:
1. Cassa Previdenza ed Assistenza
Come è noto con l’accorpamento dei due Ministeri le risorse disponibili non risultano più sufficienti a garantire adeguate risposte alle richieste del personale. Occorre quindi prevedere nuove fonti certe e continuative di finanziamento. A tal riguardo le scriventi avrebbero delle proposte da confrontare con la S.V.
2. Incentivo alla progettazione
Il decreto anticrisi ha sostanzialmente ridotto allo 0,50 % la percentuale di incentivo che rimane ai dipendenti. Dall’applicazione del provvedimento, che contraddice in modo plateale tutto quello che si dice e si scrive circa la incentivazione della produttività come metodo di rilancio della attività del pubblico impiego, si sta delineando una enorme discriminazione ai danni dei dipendenti che per le stesse prestazioni rese all’interno della pubblica Amministrazione riceveranno un quarto di incentivo rispetto agli altri. Inoltre nutriamo seri dubbi sull’effettiva portata del risparmio, considerando l’inevitabile maggior ricorso ai professionisti esterni con costi a tutti noti. Il risultato di tutto ciò sarà un forte aumento dei costi delle opere e una evidente riduzione del ruolo del Provveditorato alle Opere Pubbliche.
3. Riqualificazione del personale
Restano insolute le problematiche emerse in sede di Dipartimento Funzione Pubblica e Ministero Economia e Finanze, circa il passaggio tra le aree del personale ed il relativo finanziamento, che comporta il permanere di una grave situazione di sofferenza degli Uffici Periferici, privi delle necessarie risorse umane e strumentali.
4. Personale civile in servizio nelle Capitanerie di Porto
L’annosa questione riguarda quel personale del Ministero Infrastrutture e Trasporti che lavora nelle Capitanerie di Porto e che viene utilizzato in attività amministrative. A questo personale, dipendente a tutti gli effetti del Ministero ma del quale non si tiene conto neanche nella bozza di DM di riorganizzazione, viene da anni, di fatto, negata la crescita professionale, il diritto alla formazione e gli sviluppi di carriera contrattualmente previsti. Tutta la gestione di questi lavoratori è affidata impropriamente a personale militare delle Capitanerie. Ne consegue un continuo stato di disagio del personale.
5. Personale ex RID
Questo personale, ultimamente transitato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a causa di una controversa interpretazione delle norme che ne regolano il passaggio si è visto negare l’applicazione della norma di soppressione dell’Ente che prevede il mantenimento dello stato giuridico ed economico in godimento, a differenza dei Dirigenti ai quali invece è stato riconosciuto, creando così una situazione di grave conflitto interno e, cosa ancor più grave, un forte rallentamento dell’attività di vigilanza sulle dighe.
6. Formazione
Le specificità delle competenze dei due Ministeri accorpati necessita di corsi di formazione di alto livello didattico e formativo. Si continua invece sulla strada di una mediocre formazione “fai da te” che sperpera fondi inutilmente e non soddisfa l’esigenza dei dipendenti e dell’Amministrazione di mirare ad alti standard qualitativi sulle singole competenze professionali. Su questa strada l’esiguità dei fondi messi a disposizione certamente non aiuta.
7. Circolare Incarichi
Si chiede con forza l’emanazione di una nuova direttiva sui criteri di assegnazione e sulla trasparenza degli incarichi alla stregua di quella vigente emanata dall’ex Ministro Di Pietro ma mai diventata pienamente operativa, anche alla luce delle recenti direttive del Ministro Brunetta che vanno fortemente in quella direzione.
8. Monitoraggio scuole
Come sempre la risposta dei dipendenti agli impegni presi dal potere politico del Paese di fronte alle emergenze è stata eccezionale. E’ necessario però anche ad operazioni già avviate prevedere le necessarie coperture assicurative e il patrocinio legale previsti nel contratto vigente per chi opera in condizione diretta di responsabilità. Ad oggi non risulta inoltre che siano stati stanziati i necessari fondi per assicurare il trattamento di missione ed il pagamento dello straordinario necessario. Perché poi non prevedere di impegnare le nostre strutture altamente specializzate ( i Provveditorati alle Opere Pubbliche ), anche nella fase due e cioè la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
9. Profili professionali
E’ necessario un suo autorevole intervento per chiudere in tempi brevi il nuovo CCNI di Ministero con l’individuazione dei nuovi profili professionali.
10. Terremoto del l’Aquila
Abbiamo più volte sollecitato l’Amministrazione ad intervenire per trovare fondi da destinare ai colleghi del l’Aquila che, come saprà, con grande senso di responsabilità hanno, nonostante tutte le difficoltà create dal terremoto, continuato a lavorare essendo direttamente coinvolti anche nei lavori pubblici di ricostruzione sul territorio e nei lavori per il prossimo G8. Già altre Amministrazioni pubbliche sono intervenute per supportare concretamente chi si trova in questa situazione di estremo disagio, ciò non è stato ancora fatto per i lavoratori di questo Ministero.
Siamo certi che Lei condividerà con noi Sig. Ministro che gli argomenti sopra elencati non possono continuare ad intasare i tavoli di trattativa con l’Amministrazione senza nessuna soluzione. Occorre invece che Lei che rappresenta il potere politico ed il nostro datore di lavoro apra con noi un tavolo di confronto al fine di dare impulso e ove possibile soluzione alle ormai annose problematiche sopra elencate che interessano tutti i lavoratori.
Distinti saluti.
FP–CGIL CISL–FP UIL– PA
Infrastrutture e Trasporti Infrastrutture e Trasporti Infrastrutture e Trasporti
Francesca De Rugeriis Carlo Amato Duilio Carino Vincenzo Lichinchi