ASSEMBLEA LAVORATORI GIUDIZIARI TARANTO 10 NOVEMBRE 2009
I lavoratori degli Uffici Giudiziari di Taranto riuniti in assemblea presso l’aula di udienza del Tribunale di Taranto,
* considerata la complessa situazione economica in cui versa il Paese e le condizioni di inusuale gravità nelle quali si trovano le lavoratrici ed i lavoratori che svolgono funzioni pubbliche, anche alla luce della recente approvazione del D.L.vo n. 150/09 che non rende più efficiente la Pubblica Amministrazione ma, in realtà, mira ad attaccare i diritti dei lavoratori e le libertà sindacali decontrattualizzando il lavoro pubblico;
* considerato che nell’ambito della vertenza del pubblico impiego si inserisce la disastrosa situazione della Giustizia in Italia e si denuncia con forza la assoluta insufficienza di risorse economiche, strumentali e delle dotazioni organiche, oltre che il mancato riconoscimento professionale dell’importante ruolo dei lavoratori giudiziari, rigettando con forza i criteri di valutazione del personale così come proposti dall’Amministrazione;
* sostengono le mobilitazioni in atto organizzate dalle OO.SS. contro il D.L.vo n. 150/09, per i contratti collettivi nazionali, i cui aumenti siano adeguati al reale costo della vita;
* confermano lo stato di agitazione del personale giudiziario proclamato da alcune OO.SS.
* sostengono quanto contenuto del Patto per la Giustizia dove si chiede al Governo
– un nuovo modello organizzativo del lavoro che metta al centro del servizio offerto la cittadinanza e permetta un’efficace organizzazione del lavoro
– il giusto riconoscimento professionale dei lavoratori attraverso la RIQUALIFICAZIONE DI TUTTO IL PERSONALE, per il tramite di quanto previsto dal CCNL relativamente all’accorpamento delle figure professionali in un’unica area
– un progetto di informatizzazione serio con risorse adeguate che porti allo snellimento reale delle procedure
* danno mandato alle OO.SS. affinché le problematiche degli Uffici Giudiziari di Taranto, a cominciare dalle inidonee strutture in cui sono allocati, vedano risoluzione tramite un confronto costruttivo tra la parte pubblica e la parte sindacale.
(APPROVATO ALL’UNANIMITA’)