Roma, 16 giugno 2009
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento
Dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dr.ssa Carolina Fontecchia
La scrivente O.S. ha negli ultimi anni più volte richiesto l’apertura di un tavolo di contrattazione in relazione ai criteri con cui l’Amministrazione concede i distacchi ex lege 104: recentemente una lavoratrice ha chiesto questo beneficio per assistere la madre morente e la lentezza con cui l’amministrazione ha esaminato la pratica ha fatto sì che tale beneficio, richiesto per soli tre mesi, venisse concesso quando la madre della lavoratrice, la cui documentazione medica era in possesso dell’Amministrazione, era già deceduta.
Negli ultimi giorni è stato negato il beneficio ad una lavoratrice che ha riconosciuta la 104 sia per se stessa sia per l’assistenza al coniuge, affetto da grave patologia, in presenza di un parere non negativo del Capo dell’ufficio di appartenenza.
A questo punto, data la gravità delle situazioni segnalate, crediamo necessario e non più differibile un tavolo di discussione con l’Amministrazione per discutere sui criteri con i quali concedere tale beneficio, perché allo stato dei fatti, senza un accordo al quale fare riferimento, c’è il rischio che avvengano sperequazioni tra i lavoratori.
La questione riguarda i diritti dei diversamente abili e la possibilità di dare loro l’assistenza che la legge stabilisce: dunque va affrontata con la massima trasparenza e devono essere immediatamente individuati criteri condivisi che garantiscano a tutti i lavoratori lo stesso trattamento.
Cogliamo l’occasione per segnalare all’Amministrazione che negli ultimi giorni è stata negata la proroga di uno scambio di cui all’art. 12 comma 10 dell’Accordo sulla mobilità del 2007, nonostante lo scorso anno l’Amministrazione abbia dovuto procedere allo stesso in base ad una sentenza del Giudice del Lavoro.
Riteniamo che questo comportamento sia sbagliato e che gli accordi vadano rispettati; l’atteggiamento resistente dell’Amministrazione, come nel caso degli interpelli, oltre a portare gravi conseguenze sulla vita dei lavoratori ha provocato un danno all’erario per i ricorsi persi.
Anche sull’istituto dei comandi provenienti da altre amministrazioni da tempo chiediamo trasparenza e di poter discutere di criteri condivisi con cui regolare la materia.
Pertanto chiediamo che venga calendarizzato immediatamente un incontro per affrontare le suddette problematiche.
La Coordinatrice Nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco